Riceviamo e pubblichiamo:
Il Movimento per la Cultura Rurale ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela nei confronti dei responsabili di "Striscia la notizia" nel caso in cui si ravvisino gli estremi per procedere contro questo programma televisivo per il servizio sulla caccia mandato in onda il 26 settembre 2011 intitolato “ad armi impari”.
Il Movimento per la Cultura Rurale ritiene che attraverso il servizio in oggetto si sia compiuta un’opera di disinformazione ai danni dei cittadini telespettatori ai quali e' stato impedito di comprendere cosa sia l’ attività venatoria e quali siano le rigide regole entro le quali viene esercitata nel nostro paese. Assumeremo tutte le iniziative necessarie perché si possa ottenere il diritto di replica su quanto erroneamente affermato ed omesso nel servizio, ritenendo non condivisibile l’ approccio fortemente ideologizzato con il quale l’ inviato ha scelto di trattare l’ argomento.
L’attività venatoria rappresenta un’indispensabile strumento di gestione della fauna selvatica e del territorio ed è quindi diritto di tutti i cittadini ottenere un' informazione corretta, scevra da pregiudizi ideologici e che non miri a screditare artatamente una categoria di onesti cittadini che grazie alla loro attività rendono un servizio gratuito alla collettività, servizio che altrimenti andrebbe a gravare sulle casse delle Amministrazioni locali. Vogliamo ricordare che la caccia, oltre ad essere un diritto garantito dalle Direttive comunitarie, dalla Costituzione italiana e dalle normative statali e regionali, rappresenta un motore economico che solamente nel nostro paese vale più di 2 miliardi di euro all’anno, oltre alle centinaia di milioni di euro che ogni anno i cacciatori versano nelle casse dello Stato in tasse di concessione.
Ufficio stampa
Movimento per la Cultura Rurale