Un nuovo capitolo si aggiunge alla battaglia giudiziaria tra Wwf da una parte, Regione Campania, Province e Federcaccia dall'altra contro il calendario venatorio e la proroga del Piano Faunistico. Il Tar, alla fine di agosto aveva deciso la sospensione del calendario in via cautelare nella parte relativa alla preapertura, basata, secondo gli ambientalisti, su un piano faunistico invalidato da precedenti sentenze.
Nella seduta di ieri, la Camera di Consiglio del Tribunale amministrativo regionale ha affrontato nel merito la richiesta di annullamento delle delibere regionali, concludendo la cancellazione delle istanze del Wwf. Come annunciato nella stessa sede l'associazione ambientalista ha rinviato la richiesta per “motivi aggiunti” con i quali si sostiene inoltre la carente valutazione di incidenza per la pre-apertura del calendario. Secondo la Federcaccia il nuovo ricorso del Wwf è inammissibile e infondato visto che “non sussiste per il ricorrente alcun pregiudizio grave ed irreparabile derivante dalla pre-apertura del calendario venatorio, in quanto alla data della trattazione dell'istanza cautelare era ormai decorso il periodo di pre-apertura della caccia alla tortora ed alla quaglia”. Inoltre, si legge nel ricorso “ad opponendum” dell'associazione venatoria, “la richiamata sentenza del TAR Campania 4639/2011, ha solo censurato alcune parti del Piano Faunistico Venatorio Regionale che, comunque non inficiano la proroga del Piano ed il relativo esercizio dell’attività venatoria”.
“Oggi è stato solo il primo momento di un delicato lavoro di fattiva presenza della Federcaccia Campania – hanno sottolineato il Presidente regionale Buglione ed i Presidenti provinciali della Federcaccia - a tutela degli interessi dei cacciatori campani. Anche questa volta saremo attivi e pronti di fronte ad ogni evenienza giuridica per evitare qualsiasi forma di nocumento alla caccia nella nostra regione”. “Ribadiamo che la via maestra per la serena e compatibile gestione faunistico-venatoria in Campania – ha concluso Buglione - è quella della programmazione condivisa da tutti gli attori istituzionali pubblici e privati”.
(29/09/2011)
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