Riceviamo e pubblichiamo:
“Stupefacente e inaccettabile che cittadini con tutte le carte in regola si vedano sequestrati gli uccelli da richiamo ed indagati”.
Il sequestro degli uccelli da richiamo di cattura disposto con Decreto della Procura della Repubblica di Firenze è un fatto grave, che colpisce i diretti interessati e la caccia. I richiami sono quelli acquisiti, nel corso degli ultimi due anni, dai cacciatori presso la Provincia, che aveva gestito le catture in attuazione, rispettivamente, delle Leggi Regionali n. 53/2009 e n. 50/2010, che disciplinavano l’attività di cattura degli uccelli selvatici a fini di richiamo ai sensi dell’art. 4 della Legge 157/92 e dell’art. 34 della L.R. 3/94.
Le due Leggi regionali sono state dichiarate successivamente incostituzionali dalla Corte su ricorso del Governo, ma erano vigenti quando le catture furono effettuate e quando gli uccelli catturati furono, da parte della Provincia, ceduti ai cacciatori richiedenti. I cacciatori che oggi subiscono i sequestri, in altre parole, avevano legittimamente acquisito i richiami ed altrettanto legittimamente li detenevano, per gli scopi e secondo le modalità prescritti dalle norme.
E’ pertanto stupefacente e inaccettabile che cittadini con tutte le carte in regola, che avevano acquisito gli uccelli da richiamo da un Ente Pubblico (la Provincia) secondo quanto previsto dalla Legge, che li detenevano nel pieno rispetto delle norme per l’utilizzo che le norme stesse stabiliscono e non certo per farne oggetto di commercio o quant’altro, si siano improvvisamente ritrovati nella condizione di “..persona da identificare per il reato di cui agli artt….”, vale a dire nella condizione di indagati per un reato penale!! Appena conosciuti gli eventi, la scorsa settimana, Federcaccia Toscana ha immediatamente dato incarico ai propri consulenti legali di esaminare il Decreto della Procura della Repubblica di Firenze che dispone il sequestro degli uccelli da richiamo, al fine di predisporre e mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutela dei Soci e dei cacciatori.
Le azioni sono in corso, speriamo con esiti positivi. Federcaccia Toscana, pur non essendo legittimata ad atti giudiziari che debbono per forza essere sottoscritti dai singoli interessati, non tralascerà in ogni caso alcuna strada utile alla soluzione di questa vicenda, per tutela dei cacciatori che ne sono vittime dirette e per difendere la caccia.
FEDERCACCIA TOSCANA
Firenze, 30 settembre 2011