L'Associazione Giovani Cacciatori esprime “disappunto e sdegno per le falsità e gli abusi” andati in onda nel servizio di Edoardo Stoppa a Striscia la Notizia lo scorso 26 settembre. Il riferimento è in particolare alla “clamorosa dichiarazione” del Signor Antonio Delle Monache del Settore Caccia WWF: “Continuano ad aprire la caccia a specie protette; protette dalla legge italiana, protette dall’Unione Europea […]”.
Che ciò sia falso, fanno osservare i giovani cacciatori lo dice la legge. “Esiste una Direttiva Comunitaria 79/409/CEE e la legge 157/92 dello Stato Italiano che, attraverso le indicazioni dell’ISPRA guida le Regioni, coadiuvate dalle commissioni, in seno alle quali partecipano le associazioni che si occupano anche di protezione animali, alla stesura dei calendari venatori. Le trasgressioni al calendario venatorio sono punite dalla legge con sanzioni amministrative e penali. Il trasgressore perde il titolo di cacciatore e viene denominato bracconiere. Dunque è la legge dello stato in cui ci si trova che stabilisce chi è effettivamente da indicare ed additare”.
I giovani seguaci di Diana ricordano che “essere cacciatori significa avere: la fedina penale perfettamente pulita, superato esami venatori e test psicologici, pagato regolarmente la tassa regionale per poter liberamente vagare nei territori stabiliti dalla legge e la quota prevista per organizzare ripopolamenti e contribuire al mantenimento degli habitat”. Inoltre che “la legge dello Stato Italiano prevede limiti e distanze per lo sparo di pallini”. Pallini che – sottolineano - “durante il moto parabolico in aria, perdono la loro energia divenendo del tutto innocui e scarsamente visibili una volta caduti. Almeno, adesso l’Italia sa che Edoardo Stoppa ha 12/10 di vista”.
La campagna di demonizzazione ingiustificata ed illegittima – dicono ancora i Giovani Cacciatori - consentita da Striscia la Notizia ha leso la dignità di liberi uomini onesti che vogliono esercitare il proprio diritto nei limiti previsti dalle leggi vigenti. L’opinione pubblica è e rimarrà cosciente che il prelievo dalla natura è un’attività che è nata con l’uomo e prevede una relazione sia col mondo vegetale che con quello animale ma forse, il Signor Edoardo Stoppa, “rappresentante unico” del mondo animalista, fa parte di quella schiera di persone che vogliono pilotare la gente comune e hanno finanziato la ricerca per milioni di dollari al fine di realizzare la bistecca sintetica tanto attesa dai vegetariani invece di versare il denaro per ricerche più produttive per l’umanità".
"Nell’attesa che i rappresentanti dei cacciatori provvedano agli interventi legali nei confronti dell’inviato e del programma televisivo stesso l’associazione Giovani Cacciatori si augura che la politica si esprima sulla possibilità di definire reato il disturbo all’attività venatoria, in modo tale che il cacciatore possa cominciare a lottare ad armi pari contro chi gli impedisce di esercitare un diritto costituzionale".