“Se Formigoni non ferma subito l'abbattimento illecito degli uccelli selvatici, chiederemo i danni''. E' l'ultimatum lanciato dalla Lipu dopo la decisione del Governo di impugnare la legge sulla caccia in deroga in Lombardia. Secondo l'associazione alla Corte Costituzionale spetterà anche intervenire sulla scelta di concedere deroghe tramite legge e non con semplice delibera, come previsto dalla norma statale.
Il motivo di questa attenzione da parte degli ambientalisti è presto spiegato: "per poter proteggere il proprio patrimonio e, ad esempio, bloccare per tempo eventuali deroghe regionali scorrette - si legge nella nota - è necessario che le deroghe siano oggetto di delibera (annullabile dallo Stato) e non di legge, sulla quale il potere di intervento statale e' invece pressochè nullo".
Nella sua nota la Lipu ricorda che ''fu proprio un'analoga legge della regione Lombardia ad essere bocciata dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 250 del 2008'' e definisce la nuova formulazione “un atto di irresponsabilità quasi eversiva”. Gli ambientalisti chiedono un intervento urgentissimo del Presidente Formigoni: “blocchi immediatamente la legge ovvero i suoi effetti – dichiarano - fermando l'uccisione illegittima di fauna protetta. Se cosi' non sarà – tuona Fulvio Mamone Capria, Presidente LIPU - chiederemo i danni alla Regione Lombardia, stanchi di dover assistere ad un continuo scempio del diritto e del patrimonio naturale''.
(06/10/2011)
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