Il consiglio regionale delle Marche nella sua ultima seduta ha approvato una proposta di atto amministrativo per attuare il programma triennale di educazione ambientale. Si tratta di una documento che fissa i criteri per il riconoscimento delle strutture accreditate alla rete regionale per la didattica ambientale. Ai Verdi, pare, è sembrata una ghiotta occasione per inserire un emendamento anticaccia, fortunatamente respinto, che chiedeva di precludere l'attività venatoria per una superficie non inferiore a 60 ettari nell'ambito dell'area circoscritta alle strutture riconosciute "al fine di garantire lo svolgimento delle attività didattiche all'aperto in condizione di assoluta sicurezza".
"Non è concepibile - ha commentato il consigliere dei Verdi, Adriano Cardogna - che in un'area in cui si portano soprattutto ragazzi e bambini a scoprire l'importanza dell'ambientale e della sua salvaguardia, sotto ogni punto di vista, sia consetito svolgere l'attività venatoria".
(06/10/2011)
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