II Tar del Veneto ha respinto il ricorso sul calendario venatorio intentato dalla Lega per l'Abolizione della Caccia. Un'ottima notizia per l'ufficio caccia della Regione, che attendeva con particolare apprensione questo pronunciamento dopo la sospensione dei prelievi in deroga per un altro ricorso dell'associazione animalista. “Il riconoscimento del TAR sulla correttezza del “calendario base” varato dalla Regione del Veneto - dichiara in una nota l'Assessore Stival - dimostra come la Giunta Regionale e l’Assessore alla Caccia cerchino di coniugare costantemente attese del mondo venatorio e correttezza nell’applicare le norme, in un settore certamente non facile”.
Ma la battaglia prosegue. "Sulla caccia in deroga - sottolinea Stival -continueremo a difenderci. Ma vogliamo anche contrattaccare, sapendo che sullo storno non ci sono più scuse, né per il Governo, né per la Commissione Europea. Se l’elenco delle specie cacciabili fosse aggiornato (storno e fringuello sono specie in salute, più di altre!) non ci sarebbero problemi e potremmo praticare serenamente una forma di caccia radicata nelle tradizioni venete. Chiameremo a raccolta tutte le forze ed i rappresentanti più autorevoli che sono disposti a darci una mano, a Roma come a Bruxelles.”
“Per fortuna almeno sul calendario base possiamo essere molto soddisfatti” continua Stival. “E’ difficile far capire quante difficoltà abbiamo avuto nella progettazione della stagione venatoria appena avviatasi. Il Tavolo Caccia istituito a Roma non ha dato concreto supporto alle Regioni, in difficoltà nel recepire i più recenti indirizzi comunitari in materia di rispetto dei cicli riproduttivi delle specie che migrano. Da più parti i famosi Key Concepts sono stati visti come un modo per colpire duramente la caccia ed il mondo venatorio. Abbiamo respinto l’attacco".
Per Stival è tempo di promuovere studi e nuove ricerche. "Metterci nelle condizioni - ribadisce - di dimostrare in termini sempre più convincenti che nel Veneto si riesce a gestire la caccia correttamente e su base tecnico-scientifica, mettendo assieme le forze migliori e la disponibilità a partecipare ad una sfida che è anche culturale”. “Questa vittoria al TAR - conclude - è solo un punto di partenza, che ci incoraggia a non mollare. Certo, senza le deroghe il bicchiere è mezzo vuoto, ne siamo consapevoli. Ma faremo di tutto per colmarlo, e se sarà necessario aggiorneremo le strategie seguite sino ad oggi. Sempre e comunque coniugando tradizione venatoria e rigore tecnico-scientifico”.
(11/10/2011)
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