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Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia


mercoledì 12 ottobre 2011
    
“Un nuovo patto con la società passa attraverso la consapevolezza del mondo venatorio di giocarsi prima di tutto una partita di identità culturale”. Lo scrive Marco Ciarafoni, Presidente del Consiglio nazionale di Arcicaccia nel suo editoriale pubblicato su Caccia +.  Una battaglia che si combatte attraverso il rispetto di norme coordinate con tutti i portatori di interesse e seguendo le indicazioni dell'autorità scientifica quale caposaldo per sfuggire  al tentativo di innescare il conflitto per favorire derive privatrizzatrici od anche abolizioniste”.

Ora per il responsabile biodiversità del Pd è tempo “di smorzare i toni, di non rincorrere sempre la possibilità di acchiappare effimero consenso, di tornare a parlarsi con moderazione per tentare di ritrovare, sui contenuti,  l’unità perduta da anni”.  Perchè in assenza di una linea comune, sottolinea Ciarafoni, “tornano a vincere i nostri avversari che possono contare su una sensibilità diffusa nell’opinione pubblica”.

“Tornino ad esser protagonisti i cacciatori - scrive ancora Ciarafoni - .Venga sconfitta  la demagogia che trova sponde fin troppo interessate anche in certe regioni e certe province che continuano ad operare furbescamente e senza una rotta ben precisa se non quella della poltrona salda e potente di alcuni amministratori. Certezza di diritto chiedono i cacciatori nel momento in cui sono i tribunali a scrivere le leggi. Certezza del diritto chieda la caccia del futuro. Coraggio alimentiamo il vento del cambiamento”.
 

(12/10/2011)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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28 commenti finora...

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

il fatto che io, a destra da sempre, debba quasi difendere ciarafoni, è il segno dei tempi che corrono, o meglio, che finiscono. sui deliri animalari della sinistra di sempre siamo d'accordo...ma, cazzo, ce lo siamo dimenticato che il berlusca con le sue mi@@@@@e ci ha danneggiato più lui in due tre anni che il pecoraio scarso in sette anni di ministero dell'ambiente? non facciamo che alle prossime elezioni si continui a votare a destra come tanti coglioni solo perché dall'altra parte ci sono i verdi (se mai ci saranno delle elezioni...)mentre da questa mandiamo al governo i peggiori scarti dell'animalismo più immondo...

da fascio e martello 15/10/2011 20.09

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Non è il solo a doversi nascondere... purtroppo. Sono diversi tra cui molti "scenziati" ISPRA a doversi ficcare in una fogna di calcutta e rimanerci a vita. Poi tutto il codazzo politicoparassitario che satellita attorno.

da Marco 14/10/2011 13.31

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

CIARAFONI VATTI A NASCONDERE NELLE FOIBE,CHE NON TI RITROVI PIU' NESSUNO!

da mario 14/10/2011 10.00

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

"abbia dato luogo" volevo dire.

da Inforziato 13/10/2011 16.35

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Bancale: di cosa si è parlato pare non lo sappia nemmeno chi al tavolo siedeva, a leggere i comunicati stampa che si sono succeduti...Che il tavolo non abbia dato luogo ad un teatrino della miseria è presto dimostrabile, basta leggere di fila il chilometro di comunicati stampa che ciascuna componente ha partorito per sostenere tutto e il suo contrario.

da Inforziato 13/10/2011 16.33

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

X bancale, beh qualcuno c'era e gli ha fatto notare che non era d'accordo sul documento inerente la riduzione per tempi e specie dettato nelle linee guida dell'ISPRA. Sempre chi 'c'era ha dovuto faticare e non poco per superare l'arroganza con cui il teatrino dei presenti aveva presentato il tavolo. Un po come... prendere o lasciare. Altro che trattativa Tze! Hanno poi fatto circolare il famoso documento condiviso e giustamente disconosciuto dalla face ( mi pare fossero presenti due "Liberacaccia" ) per non aver firmato nessun accordo. Quindi... chi è che gioca sporco ???

da Marco 13/10/2011 16.25

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

La conferenza stato regioni non mi pare proprio un organo da teatrino ed il tavolo è stato organizzato da questi mica da ciarafoni,e a demandato Stefano di fare da coordinatore.Gli assenti hanno sempre torto e se non sono voluti intervenire al tavolo per poi lamentarsi,credo che qualcuno oltre che davvero in malafede ha anche poche capacità di poter argomentare,pensando di raccontare sempre la sua versione senza neanche sapere di cosa si è parlato visto che non c'era.

da bancale 13/10/2011 15.06

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Marco: sì infatti, hai detto proprio bene, è una cosa davvero vergognosa

da Inforziato 13/10/2011 13.19

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Non posso che condividere ancora una volta carissimo Inforziato. Hanno messo in piedi un teatrino politico al tavolo delle regioni, dove con l'arroganza di una parte politica si è cercato di spacciare come condiviso un accordo che non c'è mai stato. Questo è vergognoso, come è stato vergognoso tornare al tavolo cercando di ripropinare tutto come prima e come se nulla fosse successo.

da Marco 13/10/2011 13.00

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

I TAVOLI TECNICI MESSI IN PIEDI DAL PD E DAGLI ANIMALISTI ERANO SOLO UNA TRAPPOLA

da marco 13/10/2011 12.59

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Cacciatoretoscano: Ciarafoni è un brav'uomo e ne ho anche stima, ma le sue idee sulla caccia proprio non riesco a condividerle. Tra l'altro ha tentato di farci credere, attraverso i comunicati del tavolo nazionale sui calendari, che fosse necessario accettare un principio d'autorità, cioè che ciò che statuisce l'ISPRA è vangelo e si deve solo prenderne atto. Adesso i giudici veneti ci dicono invece che i pareri ISPRA non sono affatto vangelo, e non debbono pertanto essere accolti acriticamente. Sicché cade tutto il castello messo in piedi al tavolo e portato avanti dagli Ecodem, che profetizzava la fine della caccia se non ci si inchinava all'ISPRA. Nessuno nega che un rapporto tra caccia e scienza ci dev'essere, personalmente nego solo che tale rapporto debba sempre risolversi in danno dei cacciatori.

da Inforziato 13/10/2011 12.04

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

CIARAFONI, TANTA GENTE TI VIENE CONTRO, MA SONO SICURO CHE TI VOGLIONO BENE, PERCHE' SEI UN CACCIATORE, MA ANKE TU..... DIO MIO, OGNI TANTO AGISCI PER CONTO TUO E NON ANDARE SEMPRE DIETRO AI TUOI CAPOCCI

da cacciatoretoscano 13/10/2011 11.08

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Quoto al 100x1000 inforziato.

da Marco 13/10/2011 10.16

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Ciarafoni: "seguendo le indicazioni dell'autorità scientifica". Infatti il TAR Veneto ha appena cazziato indirettamente "l'autorità scientifica" perché non è in grado di fornire pareri aderenti alla realtà...basta leggere il comunicato FIDC postato qui su BH...ah già, ma la FACE cerca solo tessere mentre, mentre invece Ciarafoni e gli Ecodem hanno una visione obiettiva sulla caccia e sui calendari e sulle norme europee e..e..e...

da Inforziato 13/10/2011 10.05

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

ALLA FACCIO DEL NON CERCARE CONSENSI,MANCAVA SOLO LA FAMOSA FRASE "CARI AMICI CACCIATORI".....CIARAFONI MA NON ROMPERE I M.....I..........

da max1964 13/10/2011 9.34

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

cos'è .... non sei riuscito a passare un estate tranquilla per via della storia dei calendari venatori ?? Hai fatto una figura di mer@a con il calendario della regione Lazio e il boccone ti è rimasto di traverso? Hai paura che definitivamente venga sbugiardata la teoria sulla riduzione per tempi ( del tutto arbitraria ) a specie? Cos'è hai capito che i cacciatori si sono svegliati, che leggono, si informano e che l'era delle collanine al collo e degli specchietti è finita. Hai paura che ti tolgano presto il giocattolini dalle mani ? Rifletti Ciarafò sulle cazzat@ che ci hai propinato come vantagiosa trattativa. E.... facci un favore.... togliti dafinitivamente dalle pa@@e!

da Marco 13/10/2011 9.07

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

E la minaccia di andare al referendum non ci fa paura. Voglio vedere come ti schiererai, caro Ciarafoni, visto che ormai lo sanno tutti che il referendum possibile (ma io non ci credo che qualcuno, col vento che tira, spenda tempo e soldi per raccogliere le firme), non è per caccia sì caccia no, ma per la privatizzazione della caccia. Come lo spiegherai ai tuoi residui cipputi sessantottini, che tu, ecodem evoluto, sei per dare la caccia ai capitalisti? E per la revisione dell'elenco delle specie cacciabili, per il quale tu con l'Ispra e la Procacci minacciate di togliere altre specie a rischio, sappi che fringuelli e peppole e frosoni e prispoloni e prispole, e tanti ma tanti altri uccelli, acquatici e trampolieri compresi, a rischio non sono davvero. Se passa il concetto di una revisione tecnica, tecnica e scientifica dovrà essere. E quindi, tu sarai dalla nostra parte, almeno questa volta. O no?

da K. Lin. 13/10/2011 7.47

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Allora sig. ciarafoni vada a parlare con il signor Stefàno e gli chieda personalmente il perchè in puglia si caccia solo ed esclusivamente il mercoledì sabato e domenica perchè la caccia al tordo si chiuderà il 10 di gennaio compresi anatidi e beccaccia, ancora tanti sono gli iscritti ad arcicaccia in puglia ma voi dei nostri interessi ve ne sbattattete altamente i c.......i, questa è la cruda realtà.

da Adamo - Foggia ex arcicaccia 13/10/2011 7.23

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

“Venga sconfitta la demagogia”. Vivaddio, ma ricorda che tu stesso non ne sei esente. “Certezza di diritto chiedono i cacciatori nel momento in cui sono i tribunali a scrivere le leggi. Certezza del diritto chieda la caccia del futuro”. Se non si sistemano i presupposti non si avrà mai certezza del diritto. La certezza del diritto non è data da accordi con la controparte in danno, come al solito, dei diritti dei cacciatori. La certezza del diritto è data dall’esistenza di regole di diritto certe e non variamente interpretabile. La certezza del diritto la da in primo luogo una legge ben fatta, e in secondo luogo ben applicata. Non le tavole rotonde. “Coraggio alimentiamo il vento del cambiamento”. Molto volentieri, ma dev’essere un cambiamento di metodo, un cambiamento che faccia rifuggire dai soliti sistemi per arrivare a una pastetta che scontenta sempre la stessa parte per tener buona l’altra. Il vento del cambiamento deve soffiare prima di tutto sulla mentalità politica di chi è sempre stato disposto ad accettare supinamente senza mai alzare la testa. Il vento del cambiamento non significa essere schiavi dei ricatti altrui. Significa essere liberi di gridare il proprio disaccordo, e di combattere per i propri diritti anche a costo di perire. Questa è in primo luogo la battaglia culturale.

da Inforziato 12/10/2011 19.31

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

e) comparazioni con altre Nazioni europee tese a dimostrare che in Italia si cacciano più specie e per più tempo, per cui ben venga una riduzione. Forse, allora, le “derive” sono altre, o anche altre. L’imperativo diventa: “di smorzare i toni, di non rincorrere sempre la possibilità di acchiappare effimero consenso, di tornare a parlarsi con moderazione per tentare di ritrovare, sui contenuti, l’unità perduta da anni”. Se i contenuti da affrontare con moderazione ed unità sono quelli visti finora, beh allora, caro Ciarafoni, noi cacciatori siamo arcistufi di perdere qualcosa ad ogni tavolo senza mai guadagnare nulla, e non ci preoccupa lo scontentare gli ambientalisti, come non ci fanno paura le loro dichiarazioni di guerra. Forse, se si alzasse la voce in difesa dei cacciatori, anziché in difesa di mediazioni controproducenti, magari la battaglia culturale, la battaglia di dignità, potrebbe essere condotta con altri esiti che non siano sempre i soliti: accettare restrizioni immotivate ed ingiustificate per far star buono chi per statuto auspica la nostra progressiva scomparsa. Occorre scegliere da che parte stare caro Ciarafoni. Dalla parte degli ambientalisti o dalla parte dei cacciatori. Dalla parte della dignità dei cacciatori. Si tratta di una scelta che non si fa a parole, si fa coi fatti e si misura nei fatti. Dal tavolo nazionale, finora, a parte assurde restrizioni carenti di motivazione giuridica e scientifica, non ho visto partorire altro. Ho visto però il tuo beneplacito a questi risultati indecorosi per noi cacciatori. I dati scientifici vanno valutati e non accettati acriticamente. Se si vuole porre a base della futura caccia la scientificità, occorre essere più che sicuri che chi i dati scientifici è destinato a produrli sia bipartisan. Occorre che l’istituzione deputata a effettuare gli studi li effettui e raccolga dati, non che faccia un copia-incolla di vecchi studi, di vecchi testi e di dati di parte. (segue)

da Inforziato 12/10/2011 19.30

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

“Un nuovo patto con la società passa attraverso la consapevolezza del mondo venatorio di giocarsi prima di tutto una partita di identità culturale”. Su questo possiamo essere d'accordo, c'è in corso una battaglia culturale prima di tutto. "Una battaglia che si combatte attraverso il rispetto di norme coordinate con tutti i portatori di interesse e seguendo le indicazioni dell'autorità scientifica quale caposaldo per sfuggire al tentativo di innescare il conflitto per favorire derive privatrizzatrici od anche abolizioniste” Su questa parte, invece, siamo troppo sul generico. Letta così potrebbe anche sembrare una considerazione corretta. Però se poi si passa all'esame dei fatti, cioè all'attuazione datane finora da Ciarafoni & Co., non si può non rilevare come il tutto sia riassumibile nei seguenti punti: a) no alle deroghe, ma solo reinserimento dello storno in calendario (cosa poco fattibile al momento); b) delega all'ISPRA di uno studio sui turdidi che ne giustificherebbe una diminuzione del periodo di caccia (studio spacciato per verità evangelica, e contenente invece un sacco di corbellerie); c) insistenza nel tenere in piedi il tavolo sui calendari col proposito segreto di allargare le restrizioni di alcune Regioni a tutte le altre, accettando pedissequamente e in totale acriticità studi poco motivati dell'ISPRA, e tacciando di eresia gli studi, maggiormente seri, prodotti dalle altri componenti venatorie, il tutto per tenere buoni gli ambientalisti-alleati di partito; d) ricorso a comunicati stampa di dubbia decenza per affermare il concetto che tutte le altre associazioni venatorie stanno portando avanti una lotta per le tessere (quando invece tentano solo di tenersi strette le esigue possibilità di caccia che ora hanno i cacciatori) e che tutti gli altri partiti politici, ad esclusione ovviamente del PD, fanno proposte dannose alla caccia perché miranti ad ottenere meno tempi e meno specie per tutti; (segue)

da Inforziato 12/10/2011 19.28

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Con questi personaggi.........Ciafarò continua a cacciare in afv che è meglio , la caccia è un'altra cosa, noi saremo gli integralisti gli ultras, e poi vengo a sapere che alcune province fanno uccidere gli storni da aprile a maggio x salvare le ciliege e voi poi invocate sempre l'ispra che non possiede dati , ma che portamo l'anello al naso? addio ciafarò.

da gladiatore 12/10/2011 18.32

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

"pertita di entità culturale""smorzare i toni""di non rincorrere sempre la possibilità di acchiappasre effimero consenso""seguendo le indicazioni dell'autorità scientifica(quale......?)belle parole in politichese,ora invece ti dico una cosa nel linguaggio nostro.mi spieghi Ciarafò che voi..........?.

da max 60 12/10/2011 18.18

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

MA CHI TI VUOLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SCOMPARI............

da MAURO 12/10/2011 18.02

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Comincia te a smettere di dire che tutto è sbagliato anche quando non è assolutamente vero. Comincia te a smorzare i toni. Cerca l'equilibrio e non la rottura, come hai fatto invece in tutti questi anni. Te lo dovrebbero consigliare i fatti, ovvero il calo vertiginoso delle tessere Arcicaccia di cui anche te in gran parte sei responsabile, e la "rivolta" di amministrazioni di sinistra rispetto alla "tua" linea, che non è altro che quella dei tuoi amici ambientalisti con poco criterio (visto che attaccano l'untorello cacciatore, ma sono sempre proni alla multinazionale ambientalista a parole,ma inquinatrice di fatto) e te lo dovrebbero consigliare i tanti dirigenti Arcicaccia provinciali e regionali che sempre più si schierano con le altre associazioni venatorie nel reclamare una diversa attenzione da parte della politica(ultima prova l'Arcicaccia pugliese che contesta il comportamento del tuo superassessore Stefàno). Ti basta? pensaci! Presto ci saranno le elezioni.

da l. defilippo 12/10/2011 17.46

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

il politichese sta al ciarafonese come il cacio sui maccheroni

da 30_06 12/10/2011 17.43

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

Per alimentare il vento del cambiamento Ciarafoni dovrebbe dare il buon esempio e scomparire

da Aldo 12/10/2011 17.42

Re:Ciarafoni: in gioco l'identità culturale della caccia

...."coraggio alimentiamo il vento del cambiamento". Certo, come si dice, volta la carta è peggiore.

da paolo 12/10/2011 17.40