“Un nuovo patto con la società passa attraverso la consapevolezza del mondo venatorio di giocarsi prima di tutto una
partita di identità culturale”. Lo scrive
Marco Ciarafoni, Presidente del Consiglio nazionale di Arcicaccia nel suo editoriale pubblicato su
Caccia +. Una battaglia che si combatte attraverso il rispetto di norme coordinate con tutti i portatori di interesse e
seguendo le indicazioni dell'autorità scientifica quale caposaldo per sfuggire al tentativo di innescare il conflitto per favorire derive privatrizzatrici od anche abolizioniste”.
Ora per il responsabile biodiversità del Pd è tempo “di smorzare i toni, di non rincorrere sempre la possibilità di acchiappare effimero consenso, di tornare a parlarsi con moderazione per tentare di ritrovare, sui contenuti, l’unità perduta da anni”. Perchè in assenza di una linea comune, sottolinea Ciarafoni, “tornano a vincere i nostri avversari che possono contare su una sensibilità diffusa nell’opinione pubblica”.
“Tornino ad esser protagonisti i cacciatori - scrive ancora Ciarafoni - .Venga sconfitta la demagogia che trova sponde fin troppo interessate anche in certe regioni e certe province che continuano ad operare furbescamente e senza una rotta ben precisa se non quella della poltrona salda e potente di alcuni amministratori. Certezza di diritto chiedono i cacciatori nel momento in cui sono i tribunali a scrivere le leggi. Certezza del diritto chieda la caccia del futuro. Coraggio alimentiamo il vento del cambiamento”.
(12/10/2011)
© RIPRODUZIONE RISERVATA