“Mentre i cacciatori della Lombardia continuano indisturbati cacciare le specie in deroga, i cacciatori del Veneto sono costretti ad un forzato periodo di riposo”. E' la considerazione della presidente di Acv Confavi, Maria Cristina Caretta, la quale sottolinea che “la Lombardia copiando le modalità di applicazione del regime di deroga applicato in Veneto dal 2002 al 2009, permette ai propri cacciatori di cacciare ininterrottamente per tutta la stagione venatoria”.
Per la Caretta negli ultimi due anni in Veneto si è voluta percorrere una strada pericolosa, quella dell'applicazione delle deroghe con delibera di Giunta e non con legge regionale, “come invece – dice la Presidente Confavi - le era stato caldamente consigliato da tutte le altre associazioni venatori (meno Fidc, ndr).
“Alla luce della proroga della sospensione delle cacce in deroga fino al 3 novembre p.v., sancita dal TAR del Veneto – scrive Caretta -. chiediamo all’Assessore Stival, al Presidente Luca Zaia che ha voluto affidargli la delega alla caccia, ai dirigenti della Federcaccia che affermano di preparare sistematicamente i provvedimenti che l’assessore Stival porta in Giunta, chi ripagherà adesso i cacciatori del Veneto del danno subito nel vedersi privare di un diritto per il quale hanno profumatamente pagato dopo avere avuto la promessa che sarebbero andati a caccia senza problemi?”.
(20/10/2011)
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