“L’europarlamentare Sergio Berlato, nel continuare con le sue accuse all’assessore Stival, finge di dimenticare alcuni ‘dettagli’, tra cui le infrazioni dall’Unione Europea al Veneto per la caccia in deroga nelle passate legislature. Per evitarle servirebbe cambiare la direttiva comunitaria, cosa su cui potrebbe applicarsi Berlato. Il suo immobilismo invece ha ragioni del tutto politiche, mentre noi ci chiediamo cosa stia a fare in Europa se da lì riesce solo a gettare anatemi sul Veneto invece di applicarsi a favore dei nostri cittadini”.
Il capogruppo leghista Federico Caner e il consigliere vicentino Nicola Finco rispondono così agli attacchi diretti da Berlato all’assessore Stival in merito al “rimpallo” tra Tar e Corte Costituzionale su due procedimenti contro la delibera veneta sulla caccia in deroga. “Purtroppo tutto questo è causato dal ricorso sporto contro la Regione dai ministri anticaccia del partito di Berlato – spiegano Caner e Finco -, e non dipende certo da Stival. Peraltro in Commissione Agricoltura in Consiglio regionale è fermo dal 13 aprile 2011 un progetto di legge leghista sulla caccia in deroga, che purtroppo non viene mai portato in discussione”.
“Abbiamo l’impressione – dichiarano i due consiglieri leghisti – che Berlato stia in Europa senza portare risultati concreti al Veneto, e senza applicarsi per cambiare la direttiva Ue che sta causando infrazioni alla Regione per le gestioni passate dell’attività venatoria (quando cioè non c’era la Lega in quell’assessorato!). Adesso sembrerebbe che l’assessore Stival debba giustificarsi per la decisione del Governo di presentare ricorso contro la Regione… a noi francamente quella di Berlato appare un’assurdità tipica di chi vive di politica senza muoversi concretamente per i veneti. Come invece ha fatto Stival, e lo dimostra la decisione del Tar del 2010”.
“L’assessore regionale – concludono – ha convocato per il 3 novembre una riunione a palazzo Balbi invitando tutti gli europarlamentari per valutare azioni comuni, sia riguardo alla procedura di infrazione sia soprattutto per la modifica della direttiva sulla caccia. Ci auguriamo che Berlato voglia parteciparvi, dimostrando interesse per il settore e non solo per le polemiche che finora ne hanno contraddistinto l’azione politica tra i banchi dell’Europarlamento”.