Secondo la Lipu una lettera trasmessa nei giorni scorsi all'Italia (...?) dalla Commissione UE (non si sa chi nello specifico) confermerebbe la posizione espressa nel luglio scorso nell'ambito di una riunione tra Regioni, Ministero dell'Ambiente e quello dell'Agricoltura dalla funzionaria UE, la Dott.ssa Pia Bucella, riguardo ai pareri Ispra, che sarebbero vincolanti per le Regioni.
La lettera avrebbe fatto seguito, così si evince dalla comunicazione della Lipu, a una richiesta di chiarimento espressa dalla Federcaccia proprio su quelle dichiarazioni. Secondo la versione riportata dalla Lipu, nella missiva si legge "la legge nazionale italiana affida a Ispra il compito di fornire, in qualità di organo nazionale scientifico e tecnico, le necessarie valutazioni scientifiche e i pareri a tutte le amministrazioni nazionali, regionali e provinciali su una serie di aspetti che riguardano l’attuazione della Direttiva Uccelli. Dal nostro punto di vista – è ancora scritto nella lettera - questo ruolo di Ispra è fondamentale al fine di assicurare, in tutto il territorio italiano, un’attuazione coerente, unitaria e fondata sui solide basi scientifiche della Direttiva Uccelli”. Si esprime poi “apprezzamento per le capacità e l'autorevolezza dell'Istituto, dei cui pareri sia la Commissione europea che la Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno finora riconosciuto la validità scientifica e la coerenza con i principi di conservazione della Direttiva Uccelli”.
Poiché la lettera riportata dalla Lipu non è integrale, potrebbe sorgere il dubbio che vi siano altre considerazioni che chiarifichino i dubbi esposti dal mondo venatorio. Da quello che si evince da pochi brani stralciati per il momento emergono solo opinioni di ipotetici rappresentanti della Commissione, di cui non ci è dato sapere l'identità. Chi ha scritto la lettera? A chi è indirizzata? Come ha fatto la Lipu ad averla? Ci chiediamo come mai tutti questi dettagli siano stati omessi.
Per il presidente Lipu Fulvio Mamone Capria, la lettera rappresenta monito chiaro della Commissione “a fronte di una situazione che, in materia di caccia, si aggrava di giorno in giorno” a causa della disattesa Guida Ispra da parte di alcune Regioni. Aspettiamo il testo integrale per le considerazioni, ad ogni modo risulta quanto meno singolare che una funzionaria della Commissione UE, o chi per lei, possa interferire su questioni di stretta competenza nazionale.
(24/10/2011)
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