Dopo la Lipu, anche Roberto Della Seta, capogruppo in Commissione Ambiente del Pd, torna a battere chiodo sull'Ispra, commentando positivamente la lettera giunta dall'Europa, di cui, però, ancora non è stato reso pubblico l'intero contenuto. Nell'interpretazione di Della Seta "la Commissione europea fa finalmente chiarezza sul carattere vincolante dei pareri espressi dall'Ispra in materia di deroghe e calendari venatori", pertanto, a suo parere, le Regioni devono adeguarsi, " ponendo fine all'attuale intollerabile giungla normativa che impedisce un'omogenea ed efficace tutela della fauna'".
La tesi del senatore pare quantomeno forzata, visto che, dagli stralci della lettera estrapolati dalla Lipu non emerge nessuna certezza, ma semplici opinioni sull'operato dell'Ispra. A nostro avviso sarebbe bene che Della Seta si documentasse un po' meglio prima di prendere posizioni così categoriche. Dovrebbe anche spiegarci a chi è arrivata questa lettera, se è un documento che ha il crisma dell'ufficialità e su quali basi lui e altri sono in grado di produrre tali conclusioni, che a occhio e croce non sono di competenza della Commissione Europea.
Ci auguriamo che quando ne verremmo a capo - tutti, anche loro, compreso Della Seta - chi ha emesso sentenze azzardate abbia il buon gusto di ricredersi pubblicamente.
(25/10/2011)
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