Si è parlato degli importanti passi in avanti fatti sul monitoraggio e lo studio della fauna selvatica, con risultati come il lavoro sul fringuello per l'attivazione delle deroghe realizzato dalla Libera Caccia, alla riunione della Consulta provinciale della caccia di Perugia presieduta dal Consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia, alla presenza del Presidente provinciale Marco Vinicio Guasticchi.
I documenti prodotti, compresa la proposta di determinazione della “piccola quantità” di capi da abbattere, prevista dall’art. 9 comma 1 lettera “c” della Direttiva 2009/147/CE, sono stati elaborati - si legge in una nota della Provincia - tenendo conto di quanto emerso dalla tavola rotonda sulle Deroghe, organizzata dalla Provincia di Perugia. Alla Consulta era presente quale invitato anche Luca Stincardini esperto a livello nazionale sulle problematiche inerenti la gestione delle deroghe che ha collaborato alla stesura del documento, componente dell’ufficio nazionale fauna dell’Associazione Libera Caccia, il quale si è complimentato con la Provincia di Perugia per il lavoro svolto in tema di deroghe.
Un ringraziamento particolare Granocchia lo ha rivolto inoltre a Carlo Romanelli dell’Ufficio nazionale fauna della Federcaccia che ha dato il suo contributo alla tavola rotonda sulle deroghe e a tutte le Associazioni Venatorie e agli ATC per la loro collaborazione nei progetti di monitoraggio della fauna migratoria, che sono stati avviati coinvolgendo tutti i titolari di appostamenti fissi di caccia, circa 1.700.
Altro tema di grande interesse è stata la presentazione dei dati sul monitoraggio della beccaccia e la presentazione del programma 2012; alla presenza di Paolo Pennacchini presidente della Associazione Beccacciai d’Italia, associazione che collabora con la Provincia al monitoraggio si è fatta strada la proposta di costituire presso la sede della Provincia di Torre Certalta di Umbertide, il Centro Studi Beccaccia con finalità di raccolta e divulgazione di tutti i dati e le informazioni sui periodi e le zone di passo, sosta e svernamento della specie. L’ultimo punto all’ordine del giorno ha riguardato il dibattito sulla caccia al cinghiale e il Regolamento Regionale n° 34/99 problematica già affrontata dalla Consulta Regionale sulla ipotesi di modifica e adeguamento alle nuove esigenze di gestione della specie.