A poche ore dall'ordinanza del Tar che ha sospeso in parte il calendario venatorio abruzzese, l'assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo precisa che la sospensiva è riferita agli orari giornalieri e al discostamento delle date di chiusura per alcune specie rispetto alle linee guida fornite dall'ISPRA.
In relazione agli orari giornalieri, l'Assessore ha spiegato che "la Regione si è preoccupata, come ormai da anni, di dare certezze sia ai cacciatori che agli organi preposti alla vigilanza" e che quindi nulla di diverso in questo calendario c'era rispetto a calendari di anni precedenti. In applicazione della sentenza - ha ricordato Febbo - di fatto si dovrà far espresso riferimento soltanto alla legge 157/92 che recita "La caccia è consentita da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto". Una generica indicazione che, per l'assessore, "può generare facilmente interpretazioni del tutto arbitrarie e quindi discutibili rispetto alla certezza degli orari indicati dalla Regione e comunque utilizzati ufficialmente dall'aeronautica militare. Non di poco conto appare questa certezza - precisa Febbo - se si considera che in caso di incidenti, la contestazione da parte della vigilanza, potrebbe configurarsi in modo completamente diverso dall'incidente di caccia, deprecabile ma sempre possibile".
Sulle diverse date di chiusura rispetto alle indicazioni Ispra, Febbo fa presente che "il TAR ne rileva soltanto la inadeguata motivazione" precisando che ora la Regione "provvederà ad adeguare le date come da ordinanza di sospensiva", ma anche che "sta già predisponendo ricorso al Consiglio di Stato, contro un'ordinanza che non si condivide".
Un affondo Febbo lo riserva al Wwf: ingiustificato il solito trionfalismo con cui ha accolto la decisione del Tar, che di fatto, essendo solo una sospensiva, non impedisce all'attività venatoria di continuare senza sostanziali variazioni. Anzi l'Assessore sembra più che mai motivato a proseguire sulla strada intrapresa verso quella che definisce "una vera gestione tecnico scientifica" avviata anche grazie alla recente attivazione dell'osservatorio faunistico regionale, presentato ufficialmente durante il convegno del 21 ottobre scorso, "in cui i migliori scienziati e tecnici faunistici italiani - sottolinea Febbo - hanno dato indicazioni operative alle quali ci si atterrà, a dimostrazione dell'impegno e serietà con cui il sottoscritto intende gestire il settore".
(28/10/2011)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nota per i commenti:
Al fine di promuovere una corretta comunicazione tra di noi, è opportuno che ogni utente si identifichi con uno specifico pseudonimo e che utilizzi solo ed esclusivamente quello per ogni commento sul portale. Preghiamo pertanto ognuno di voi di scegliere un nickname (se non il proprio nome e cognome) e di usare sempre lo stesso. Abbiamo inoltre notato che spesso questo spazio è utilizzato impropriamente per non identificarsi in alcun modo e scrivere concetti che dovrebbero eventualmente stare nello spazio del commento, oltre che per offese di ogni genere. D'ora in poi questo genere di "firma" non sarà più tollerata e comporterà la cancellazione dell'intero commento. Ringraziando tutti per l'attenzione, confidiamo in una pronta e continua collaborazione.