Riceviamo e pubblichiamo:
Lo avevamo detto prima, lo abbiamo ripetuto alla recente Consulta Provinciale: il parere richiesto all’ISPRA sulla caccia in deroga al Fringuello sarà la fotocopia di quello dato a Lombardia e Veneto, cioè negativo.
Nulla di nuovo e nulla che ci sconcerta, era già tutto conosciuto e soprattutto una mera fotocopia o quasi dei pareri ricevuti dalle altre Regioni: Ispra non ha i dati per esprimere un calcolo della piccola quantità prelevabile, tuttavia lo stesso Istituto dice che la Commissione Europea indica, come unico metodo accettabile a tal fine, quello basato sul calcolo dell’1% della mortalità annuale delle popolazioni interessate dal prelievo venatorio.
L’Istituto va oltre, criticando anche i dati forniti dall’Osservatorio Regionale Umbro adducendo che questo organismo regionale si limita a descrivere la tendenza della popolazione nidificante e svernante in Umbria (2005) e quindi, per evidenti ragioni di copertura geografica, non contribuiscono a colmare le carenze conoscitive .
L’iniziativa intrapresa dalla Provincia di Perugia per l’anno venatorio 2011/2012 di monitorare il transito di fringuelli nei passi appenninici della nostra Regione, ci auguriamo possa colmare parte di questa lacuna la cui colpa ci sentiamo parzialmente di addossare all’ISpra stesso per non aver fortemente auspicato presso gli organi competenti l’istituzione degli Osservatori Regionali Faunistici in ogni Regione italiana.
L’Anlc a questo punto, pur rimanendo in stretto contatto con l’Amministrazione Provinciale, può tranquillamente affermare di aver fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità:
- Ha fornito documentazione tecnico-scientifica;
- Ha fornito supporto legislativo;
- Ha fornito tutti gli strumenti per iniziare la procedura di attivazione (delibera, allegati e tesserino segna catture) per costruire un Atto Amministrativo per rendere fruibile la caccia in deroga al Fringuello.
La palla ora passa di fatto alla Provincia e nelle mani del Presidente Marco Vinicio Guasticchi e al Consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia, i quali dovranno farci vedere se le tante promesse fatte ai cacciatori e la volontà politica più volte dimostrata da questa Amministrazione si trasformino in qualcosa di concreto o restino solo parole al vento.
Ricordiamo oltretutto che l’Anlc ha più volte ripetuto in occasione di convegni o incontri ufficiali, che l’eventuale approvazione del regime di deroga sia un mezzo importantissimo per le numerose aziende che vivono grazie all’attività venatoria che in questo difficile momento socio-economico stanno attraversando un periodo di gravi problemi di fatturato dovuto al cospicuo calo di licenze.
Ci auguriamo quindi che la Provincia di Perugia mantenga gli impegni presi approvando l’Atto Amministrativo che autorizzi la caccia al Fringuello avendo la fiducia e, soprattutto la stretta collaborazione della nostra associazione in qualsiasi ricorso legale dovesse esserci intervenendo anche con i nostri legali così come, ci auguriamo, faranno tutte le altre associazioni venatorie.
Luca Stincardini – Ufficio tecnico legislativo Fauna Selvatica Anlc
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