“Una vittoria della Giunta regionale e anche dell’assessore Stival ma soprattutto di tutto il mondo venatorio”. E' il commento dell'Assessore regionale alla Caccia Daniele Stival dopo il respingimento del ricorso della Lac contro la caccia in deroga. "Sono stato accusato di non avere a cuore le cacce tradizionali venete - ha spiegato Stival - e di non aver voluto forzare la mano con un “provvedimento ponte” destinato ad aggirare furbescamente l’ostacolo che è stato frapposto presso il TAR Veneto. Avevo espresso, in mezzo alla bufera delle polemiche, un ottimismo di fondo e comunque la volontà di difendere a spada tratta i nostri provvedimenti, convinto della piena legittimità dei medesimi (già lo scorso anno abbiamo avuto ragione!), accettando serenamente il confronto in sede TAR". Un atteggiamento "responsabile" e "rispettoso delle prerogative del Giudice Amministrativo" dice Stival, che ha premiato e ha permesso di sbloccare la situazione.
Polemiche chiuse, ora nonostante i successi giudiziari su calendario e deroghe, fa presente l'Assessore bisogna evitare facili entusiasmi: "dobbiamo ancora convincere l’ISPRA e la Commissione Europea della correttezza e dell’equilibrio dei nostri provvedimenti amministrativi” dice. A tale riguardo, l’Assessore Stival ricorda di aver chiamato a raccolta gli Europarlamentari veneti vicini alle istanze venatorie “per lanciare una “sfida in positivo” che mira a portare a casa, anche se ci vorranno anni di lavoro (ma pur bisogna partire!), una modifica intelligente ed equilibrata dei famosi allegati alla Direttiva comunitaria e, in attesa di ciò, della relativa Guida interpretativa.
"E’ mia intenzione - conclude l’Assessore Stival - continuare a coltivare, forte oggi del sostegno degli Europarlamentari disponibili, una serrata interlocuzione con la Commissione Europea, auspicando che a livello romano si comprendano e si apprezzino questo tipo di iniziative, che meriterebbero l’appoggio e non l’opposizione dei competenti Ministeri”.
(04/11/2011)
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