"Due importanti decisioni, in sede cautelare, sono state adottate dal TAR Liguria e dal TAR Veneto che hanno respinto in modo netto e senza ombra di alcun dubbio le richieste di sospensione delle Delibere regionali assunte, rispettivamente, per il prelievo in deroga dello Storno in Liguria e per il prelievo in deroga di più specie in Veneto". Lo sottolinea l'Anuu Migratoristi in una nota, commentando le due decisioni dei tribunali amministrativi.
Nel caso della Liguria, sottolinea l'Anuu Nazionale, costituita in giudizio insieme a quattro associazioni venatorie regionali liguri, non solo il Tar ha ribadito che il parere tecnico dell'Ispra non è vincolante, ma che esso sia stato supplito in modo esaustivo da quello rilasciato dall'Università di Genova, a cui l'Amministrazione regionale si è attenuta correttamente, rispettando inoltre la quantificazione del numero massimo degli abbattimenti realizzabili sulla base della individuazione dei soggetti tenuti alla vigilanza.
"Nel secondo caso - spiega ancora l'Anuu - il TAR Veneto ha ribadito la legittimità in sé della caccia in deroga sulla base delle previsioni del diritto interno e comunitario, atteso che le conclusioni cui lo stesso Istituto giunge appaiono incerte e non forniscono i dati necessari al fine di individuare le condizioni minime per poter legittimare l’avvio della deroga prevista dalla Direttiva Comunitaria. Nel merito, i dati reperiti dalla Regione appaiono idonei a supportare la decisione di dare attuazione alla caccia in deroga nel Veneto. Per queste motivazioni, già alla base della precedente ordinanza del 2010, il TAR Veneto non ritiene allo stato di doversi discostare dall’indirizzo già espresso, così respingendo la domanda cautelare della LAC contro la quale la Regione si era subito opposta".
(09/11/2011)
© RIPRODUZIONE RISERVATA