In una nota la Federcaccia Veneto esprime soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzione proposto dal Presidente del Consiglio dei ministri in relazione alla delibera della Giunta regionale del Veneto del 5 ottobre 2010, n. 2371 promosso dal Consiglio dei Ministri contro la delibera regionale del 2010.
Con questo pronunciamento la Corte ha riconosciuto di fatto che è competenza delle Regioni emanare atti amministrativi che permettano la caccia in deroga. “Osserva, infatti, questa Corte - si legge nel testo della sentenza - che il ricorrente per sua stessa ammissione riconosce pienamente la spettanza in capo alla Regione resistente del potere di disporre deroghe al regime della cacciabilità delle specie migratorie come dettato dalla direttiva comunitaria 2009/147/CE. D’altra parte, l’espresso tenore normativo dell’art. 19-bis della legge n. 157 del 1992 non lascia al riguardo adito a dubbi là dove testualmente prevede che «Le Regioni disciplinano l’esercizio delle deroghe previste dalla direttiva 79/409/CEE»”. Si viene a creare dunque un importante precedente in una materia così delicata e complessa.
La sentenza della Corte a pochi giorni dall’ordinanza del Tar che ha rigettato il ricorso delle Associazioni Ambientaliste sulla delibera del 2011, - evidenzia la Federcaccia veneta - ribadisce in modo netto e chiaro che, rispettando le normative stabilite dalle Direttive europee nel rispetto delle competenze attribuite alle regioni dall’ordinamento statale, è possibile esercitare la caccia in deroga anche in Italia su specie che non sono in difficoltà.
"Quanto affermato dal mondo ambientalista, osserva l'associazione, non trova quindi nessun riscontro nei procedimenti intrapresi contro la Regione Veneto. Nel contempo vengono sconfitti anche gli estremismi demagogici portati avanti in particolare nel Veneto da un’associazione venatoria che, non rispettando i regolamenti e le procedure di applicazione delle direttive, ha fatto in passato solo incorrere in ordinanze di sospensione dell’applicazione delle deroghe da parte del Tar e di procedimenti di infrazione e di condanna a livello comunitario". Infine Federcaccia sottolinea il plauso alla Regione Veneto e all’Assessore Stival per il lavoro svolto.