Non sono chiari i motivi della morte improvvisa di un tordo da richiamo di proprietà di un cacciatore di Darzo (TN), fermato alcuni giorni fa dalla Forestale per un controllo di routine. Stando alle ricostruzioni del Corriere delle Alpi, il sassello è morto proprio a seguito delle manipolazioni degli agenti, durante le manovre per la lettura degli anelli identificativi. Ora il cacciatore ha deciso dii sporgere denuncia e di chiedere il risarcimento del danno subito. “L'assenza di quel tordo dal resto del coro - dice al quotidiano - non solo mi danneggia, ma mi addolora perché in famiglia al canterino eravamo tutti quanti affezionati”.
Da parte loro gli agenti si dichiarano dispiaciuti dell'accaduto e stupiti per quel decesso tanto repentino. “Sappiamo fin troppo bene che il nostro mestiere spesso irrita e infastidisce la gente – sottolineano le due guardie - ma non potevamo fare diversamente. Al di là delle scuse formali – dichiarano ancora - abbiamo da subito rassicurato il proprietario del tordo della nostra disponibilità affinché egli possa essere in tempi ragionevoli adeguatamente indennizzato”.
In casi simili a questi l'indennità concessa dall'ente pubblico ai cacciatori varia dai 150 ai 300 euro, ma il proprietario ne ha richiesti 500.