Il Movimento per la Cultura Rurale, dichiarandosi contrario ad un governo sprovvisto della legittimità popolare "soprattutto se composto da rappresentanti di quel mondo della finanza che, dopo aver creato questa spaventosa crisi globale, pretendono di spiegarci come uscirne", dichiara che si farà carico di vigilare attentamente sull'operato del Governo tecnico che andrà ad insediarsi “denunciando e manifestando ferma opposizione ad eventuali provvedimenti che possano creare danni alle attività portatrici della Cultura rurale”.
“Siamo fermamente convinti – sottolineano - che la situazione attuale debba essere una lezione, ed in un prossimo futuro, le categorie, organizzate con un proprio strumento di rappresentanza politica, dovranno giocare un ruolo fondamentale nello scenario politico del nostro paese”.
Per il movimento “l’ organizzazione delle categorie assieme alla riforma della legge elettorale, e quindi la possibilità di scelta dei propri rappresentanti con le preferenze, sono gli elementi indispensabili per un radicale cambio di rotta ed un rinnovamento della classe politica che ci ha portati a questo punto. Occorre – si evidenzia nella nota - ripartire dal basso, eliminando i verticismi propri della politica dei partiti, per costruire un Movimento che sappia eleggere propri rappresentanti, non nominati ma strettamente collegati alla base e che rispondano al giudizio ed agli interessi dei cittadini elettori”.
(15/11/2011)
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