Dopo un lungo lavoro di restauro che ha riportato allo splendore prima i giardini, poi l'intero edificio, riapre finalmente al pubblico la Palazzina di Caccia di Stupinigi, dal 1997 Patrimonio dell'Umanita' Unesco insieme alle altre Residenze sabaude, anche se chiusa al pubblico dal 2006.
La palazzina in tutto il suo splendore è una straordinaria testimonianza delle usanze venatorie dei reali e dell'alta nobilità dell'epoca. Il percorso di visita prende avvio dalla Corte d'onore dove sono stati ripristinati i parterre verdi tracciati sugli assi delle Rotte di Caccia. Nell'atrio si propone la storia mauriziana del luogo. Si prosegue nella Scuderia juvarriana, con il Cervo del Ladatte, ornamento originale della cupola, e, alle pareti, i 12 Medaglioni lignei con effigi tratte dalla Genealogia Sabauda. Di qui, nella Biblioteca alfieriana con primi arredi, nella Galleria di Levante con i Trofei del Collino, nella Sala degli Scudieri con le Cacce di Corte del Cignaroli. Si fa ingresso cosi' nel Salone centrale, affrescato dai fratelli Valeriani sul tema delle Storie di Diana, dea della caccia, con le splendide appliques, i paracamini e il monumentale lampadario: fulcro dell'edificio, dal quale si diparte l'intera sistemazione architettonica del territorio.
La visita si completa nell'Appartamento di Levante, detto dei Duchi di Chiablese, secondo un percorso cerimoniale che parte dall'Atrio e dalla Camera di Parata, attraverso salotti, camere da letto e studioli, per finire nella Camera da Gioco. Tutte le sale, interamente restaurate nelle splendenti decorazioni ad affresco, con stucchi, tappezzerie originali in seta e in carta dipinta, espongono gli arredi e i mobili preziosissimi, opera dei grandi ebanisti piemontesi quali Piffetti e Bonzanigo.
La prenotazione è obbligatoria per singoli e gruppi, via internet (www.piemonteitalia.eu) oppure al numero verde 800329329.
(16/11/2011) © RIPRODUZIONE RISERVATA |