"All’udienza tenutasi stamattina avanti al TAR di Brescia, il Collegio giudicante ha accolto le difese presentate dalla Provincia di Bergamo, dalla Federcaccia Provinciale di Bergamo e dall’ANUU respingendo l’istanza cautelare avanzata dalla LAC e dal WWF e riformando così il decreto d’urgenza con cui lo stesso TAR aveva sospeso la delibera provinciale che autorizzava la cattura dei richiami vivi".
Lo rende noto in un comunicato di ieri, mercoledì 16 novembre, la Federcaccia di Bergamo, costituitasi insieme all'Anuu per sostenere la piena legittimità del funzionamento dei roccoli a fianco dell'amministrazione Provinciale. Grazie a questa decisione, già da oggi riprende l'attività dei roccoli fino al 31 dicembre, per le specie tordo sassello e cesena. Sono 24 i roccoli autorizzati dalla Provincia, per un totale di 14.468 gli esemplari catturabili (quantità al di sotto di quella consentita dalla legge regionale).
"In attesa di conoscere le motivazioni - sottolinea il Presidente provinciale Fidc Lorenzo Bertacchi - non possiamo che esprimere il nostro ringraziamento alla Provincia che ha adottato chiaramente un provvedimento corretto e a seguito di un procedimento istruttorio rispettoso anche delle normative comunitarie, nonché per gli avvocati che hanno difeso con convinzione i diritti dei cacciatori".
In fase preliminare oltre alla delibera bergamasca era stata sospesa anche quella bresciana per i medesimi motivi. Il Tar ieri ha esaminato entrambi i ricorsi ma con esiti diversi: per la provincia di Brescia, lo stop delle attività di cattura è stato confermato.
(17/11/2011)
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