Nei bellissimi giardini di Città del Vaticano si aggirano indisturbate alcune volpi. Il fatto ha destato le preoccupazioni della Santa Sede per il pericolo che questi animali possano sconvolgere il delicato equilibrio faunistico creato dalle diverse specie più o meno domestiche che popolano quel piccolo territorio, come pappagalli, colibrì, picchi, upupe, ma anche raganelle, tritoni, orbettini e alcuni gatti.
Saranno alcuni cacciatori a risolvere la piccola emergenza riportando dopo decenni la caccia all'interno dello Stato più piccolo del mondo. Come all’epoca del Papa Leone XIII (dal 1878 al 1903), grande appassionato di caccia che nei suoi primi anni di pontificato aveva fatto mettere un roccolo con gli appositi richiami nei giardini vaticani e addirittura fece portare nei giardini daini, gazzelle e caprioli giunti dall’Africa, lasciandoli liberi di pascolare nel parco.