"L’estremismo porta solo a risultati negativi per la fauna, per l’ambiente e per la caccia". Con queste parole, supportate da un manifesto che mette in evidenza quelli che l'Arcicaccia Toscana considera due diversi atteggiamenti estremisti (uno ambientalista e l'altro venatorio), l'associazione rivendica la propria battaglia per una caccia sostenibile che rappresenti uno strumento sociale per la conservazione di fauna e ambiente.
I due esempi si riferiscono ad un lago di caccia alle porte di Firenze che, dopo essere diventato zona protetta, non esiste più e l’accorciamento dei calendari venatori di molte regioni sono due esempi emblematici.