Era uno dei maggiori esperti di fauna selvatica alpina Guido Tosi, docente dell'Università dell'Insubria di Varese, tragicamente scomparso pochi giorni fa mentre era a caccia con il figlio in Val Formazza. L'incidente, avvenuto per un piede messo in fallo nel tentativo di recuperare un camoscio abbattuto, è avvenuto poco lontano dall'azienda faunistica di cui era direttore, in Val D’Ossola.
Studioso apprezzato e stimato nel panorama scientifico - venatorio, Tosi, 62 anni, esperto di montagna e appassionato cacciatore, era anche consulente di diverse amministrazioni provinciali, e portavoce Uzi (unione zoologica italiana) nel direttivo del Parco dello Stelvio.
Tosi è stato tra i fautori della reintroduzione dello stambecco in Arcoglio e sulle Alpi Orobie, ha spinto per il ripopolamento dei camosci sulle Retiche e introdotto la caccia di selezione in diversi territori. All'Università dell'Insubria teneva corsi di di ecologia e conservazione delle risorse naturali ma ha svolto anche ricerche nel campo della zoologia applicata, realizzato piani faunistici venatori e pubblicato oltre cento studi scientifici.