In un comunicato della Commissione Ue si fa presente che la stessa starebbe per inviare, su raccomandazione del Commissario all'ambiente Janez Potočnik, una lettera di costituzione in mora nella quale si chiede all'Italia di correggere le lacune normative che hanno determinato le infrazioni della direttiva Uccelli esplicitate in due sentenze della Corte di Giustizia Ue in materia di deroghe.
Si tratta della sentenza del 15 maggio 2008 sulle deroghe della Liguria (a storni e fringuelli) e di quella dell'11 novembre del 2010 relativa alla caccia in deroga del Veneto a 8 diverse specie. “La regione Liguria – si legge nella nota della Commissione - successivamente ha modificato la propria legislazione e non ha più rilasciato deroghe per la caccia, ma nel settembre 2011 è stata adottata un'ulteriore normativa regionale relativa alla stagione venatoria 2011-2012 che viola ancora una volta gli obblighi dell'Italia nell'ambito della direttiva sugli uccelli selvatici. Anche la regione Veneto ha modificato la propria normativa in conseguenza della suddetta sentenza, recependo correttamente la direttiva, ma ha continuato a rilasciare deroghe per la caccia in violazione dell'articolo 9 della direttiva”.
In entrambi i casi viene stabilito il termine di un mese per la risposta da parte delle autorità italiane prima della messa in mora. Una diversa lettera riguarderebbe invece in maniera più circoscritta il recepimento e l'applicazione della direttiva Uccelli a livello nazionale e in diverse regioni. Nella stessa, riferisce sempre il comunicato della Commissione, si fanno presenti alcune lacune della legislazione italiana, precedentemente segnalate ma non ancora corrette. In particolare si parla del dispositivo che dovrebbe consentire al governo italiano di impedire che le regioni rilascino deroghe per la caccia in violazione della direttiva (le cosiddette Linee Guida tanto sollecitate dal mondo venatorio, che sono pronte da mesi e ferme al Ministero dell'ambiente, chissà perchè!), non ancora operativo. Alla luce di questa lacuna, la Commissione segnala il permanere di problemi a livello locale, in quanto "le regioni Lombardia e Puglia hanno continuato a rilasciare deroghe per la caccia in violazione della direttiva".