Un terreno privato di 10 ettari in località Spormaggiore (TN) è stato sottratto all'attività venatoria da una delibera provinciale perché di proprietà di Wwf e Fai. Una decisione contestata dall'Associazione Cacciatori Trentini con un ricorso al Tar, il quale però ha confermato il divieto riconoscendo che in quell'area le due associazioni svolgono attività didattiche e di inserimento sociale e lavorativo.
Il contenzioso inizia nel 2008, quando la giunta accoglie la richiesta del proprietario (che ha poi in gran parte affidato i terreni a Wwf e Fai) di escludere la zona dalla riserva di caccia (di 3000 ettari in totale).