Riceviamo e pubblichiamo:
L'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha dato mandato ai propri legali di citare in giudizio Andrea Zanoni e la Lega per l'Abolizione della Caccia, chiedendo il risarcimento dei danni materiali e morali per la sospensione della caccia in deroga che ha privato i cacciatori del Veneto del diritto di usufruire del regime di deroga esplicitamente previsto dalla Direttiva comunitaria 147/2009, dalla legge statale 221/2002 e dalla legge regionale 13/2002.
Riteniamo inaccettabile che, approfittando delle sospensive concesse dal TAR e dal Consiglio di Stato, si penalizzino i cacciatori privandoli del diritto di andare a caccia nel periodo migliore, salvo poi dare loro ragione con il pronunciamento di merito quando la stagione è oramai irrimediabilmente compromessa.
Questo malvezzo degli animal-ambientalisti deve finire una volta per tutte se vogliamo dare certezze a degli onesti cittadini dalla fedina penale perfettamente pulita che chiedono di poter esercitare la caccia nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Chiediamo a tutte le associazioni venatorie di aderire a questa iniziativa e di unire le loro energie per evitare che la spiacevole situazione che si è verificata quest'anno in Veneto si possa ripetere anche in futuro.
Porteremo questa richiesta anche in Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale-Onlus di cui facciamo parte, in modo di unire le forze non solo tra i rappresentanti del mondo venatorio ma anche tra tutte le realtà portatrici della Cultura rurale per combattere e sconfiggere i nemici comuni.
Maria Cristina Caretta
Presidente Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI