Il Consiglio di Presidenza della Federcaccia Campania ha chiesto alla Regione di adottare con urgenza i necessari provvedimenti per rrisolvere la situazione denunciata da molti cacciatori, verbalizzati dagli agenti di controllo per “non aver annotato i capi di selvaggina migratoria subito dopo l’abbattimento”.
L'obbligo imposto dal Calendario Venatorio, infatti, risulta secondo la Fidc Campania, assurdo e illogico, oltre che improponibile visto che il tesserino regionale non ha gli spazi adeguati per l’annotazione da parte del cacciatore dei capi di fauna migratoria subito dopo l’abbattimento. Nello specifico, tale annotazione dovrebbe avvenire in successione numerica( 1-2-3-4 etc..) e fino al raggiungimento del numero massimo consentito (15) per le singole specie di migratori.
Pertanto, la Federcaccia, al fine di tutelare al meglio i propri associati ed i cacciatori campani in genere, ha chiesto la modifica urgente della norma contestata in quanto inapplicabile in considerazione del singolo spazio riportato sul tesserino venatorio regionale, laddove è possibile riportare semmai esclusivamente il totale dei capi di migratori abbattuti, ed ovviamente solo al termine di ciascuna giornata di caccia.