“Sono passati 10 anni, con 8 anni di governo cosiddetto “amico” dei cacciatori e i risultati sono stati sinceramente diversi da quelli promessi”. Lo scrive Federico Merli nell'articolo di fondo di Caccia +, in merito a modifiche alla legislazione venatoria mai approvate come “innalzamento delle tasse di concessione governativa (centro destra); mancato ristorno del 50% delle suddette tasse (centro destra e sinistra); decreto ZPS (centro sinistra e confermato dal centro destra); modifica dell’art. 18 della 157 (centro destra). Per non ricordare le misure restrittive sulla legislazione sulle armi e sul benessere animale introdotte dal centro destra”.
Merli parla anche della situazione Ispra. “I suoi pareri – scrive - non sono vincolanti ma qualora disattesi le regioni o le province devono essere in grado di spiegare perché ciò viene fatto, altrimenti si corre il fortissimo rischio di vedersi bocciare (come è successo) calendari o provvedimenti amministrativi”. Per aggirare i pareri negativi bisogna portare i dati e le prove scientifiche per contestarli. Cosa che Face Italia ha fatto recentemente con due incontri al Ministero, di cui – precisa Merli - “attendiamo fiduciosi risultati anche se di quella commissione si sono già perse le tracce”. Per Merli occorrerà arrivare preparati di fronte agli agguerritissimi avversari Bridlife international di fronte alla possibilità di un riordino degli allegati delle specie cacciabili nel 2013.
Ma l'esperto faunistico, che per l'Arcicaccia ha curato la guida La caccia e l'Europa, bisognerà anche evitare autogol come quello dell'approvazione dell'articolo 43 della Comunitaria, testo che “di fatto scavalca, nel bene e nel male (soprattutto nel male) il precedente vincolo 1 settembre – 31 gennaio”.
La cosa più grave per Merli, tuttavia, è il clima che si è creato. Le associazioni ambientaliste non avendo più interlocutori, hanno assunto posizioni sempre più estremistiche e scritturano schiere di avvocati pronti a studiare ogni cavillo per devastare il diritto.