In un comunicato le associazioni Enpa, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf fanno sapere che il Consiglio di Stato ha ordinato la sospensione del calendario venatorio della Sardegna, accogliendo così le tesi secondo cui le Regioni "devono adeguarsi alla Guida Ispra, che - dicono le associazioni - contiene standard minimi di tutela statale.
Secondo i ricorrenti “il calendario venatorio sardo era un concentrato di violazioni, sia della legge nazionale che del diritto comunitario". Oltre all'assenza del parere Ispra le associazioni contestano misure particolari come la dilatazione del periodo di caccia per merlo e allodola e il il mancato rispetto del martedì come giorno di silenzio venatorio.
“Ora - si legge nella nota della Lipu - in Sardegna la caccia si ferma, ma non si fermano le nostre azioni, che anzi si intensificheranno, a livello di Stato, Regioni e Unione europea, con l’obiettivo di cancellare gli eccessi che, a grave danno degli animali e della natura, caratterizzano la caccia in Italia”.