E' stato un anno denso e impegnativo quello appena trascorso per Italia Federale, che in una nota traccia il bilancio del lavoro fatto per radicarsi sul territorio in sinergia con Caccia Ambiente e delinea le prossime sfide. L'impegno in generale è quello della riduzione dei costi della politica, degli enti inutili, puntando sul riassetto istituzionale in senso federale, sulla riorganizzazione ambientale e la valorizzazione delle attività rurali.
“Siamo in un Paese al 90% a rischio idrogeologico e ad alto tasso di inquinamento sulla terra e nelle acque, eppure su questi temi non si fanno approfondimenti, non si sviluppano dibattiti”, sottolinea Italia Federale.
Un capitolo importante è la difesa del mondo venatorio: “ogni tanto – si evidenzia nella nota - si sentono i soliti ritornelli contro la caccia, frutto di una vulgata tesa a colpire quelli che una volta erano quasi 700 mila doppiette, le cui fila si stanno assottigliando a causa degli aumenti dei costi e del clima ostile che si respira. Alle tante, troppe promesse dei politici europei e nazionali su questo tema, sempre puntualmente disilluse, Italia Federale risponde con la capillarità degli incontri in tutte le regioni e la sostenibilità delle proposte, coadiuvata dal supporto di Caccia e Ambiente, così da divenire – nei fatti – l’unico polo politico di riferimento per i cacciatori, a loro vicino nelle quotidianità delle battaglie e dei problemi. Questo è stato, e continuerà ad essere, il nostro obiettivo anche nel 2012".