Sono circa un migliaio i cacciatori accorsi da ogni parte della Sardegna al presidio organizzato questa mattina a Cagliari per protestare contro le modifiche pesantemente limitanti al calendario venatorio regionale.
Mentre il corteo è ancora in corso, il quotidiano locale La Nuova Sardegna riferisce qualche dettaglio: la protesta – si legge sul sito web del giornale – è molto rumorosa, ma pacifica: i cacciatori si fanno sentire con cori, slogan, fischietti e trombette. Si attendono gli esiti del Comitato faunistico, fissato per la tarda mattinata.
Intanto i manifestanti hanno le idee chiare sul da farsi: "la formulazione del calendario da parte della Regione, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato - commenta Marco Pisanu, presidente dell'associazione Caccia Pesca Ambiente, promotore dell'iniziativa - non ha tenuto conto delle prescrizioni normative vigenti anche in Europa. Noi agiremo su due fronti: la class action per individuare e sanzionare chi e' materialmente responsabile di quanto accaduto e insieme le ordinarie azioni risarcitorie per ottenere il rimborso delle tasse versate e il risarcimento danni per i cacciatori che hanno versato le somme dovute per il rinnovo della licenza sulla base di prescrizioni di un calendario poi radicalmente mutato nel corso della stagione venatoria".