Divampa la polemica sui giornali locali collegata
all'iscrizione di molti cacciatori aderenti sembra all'Associazione Cacciatori Veneti, che - dicono - a loro insaputa si sono trovati iscritti al PDL del Veneto. Il fatto è nato da una
denuncia anonima, che ha portato all'avvio di alcuni
accertamenti da parte della Procura di Vicenza.
Si parla per il momento di un elenco di 450 nomi, persone che figurano tra le quasi 16 mila nuove domande di iscrizione al Pdl, la maggior parte delle quali portate dall'europarlamentare Sergio Berlato. Tra quei nomi - riferisce il Corriere della Sera - ci sono anche dieci cacciatori vicentini che sono stati ascoltati nelle ultime ore dalle autorità come persone informate dei fatti, i quali hanno testimoniato di non aver mai manifestato la propria volontà di iscriversi al Pdl e fanno presente di non aver mai fornito i propri dati anagrafici al partito.
L'on. Berlato, chiamato in causa (l'accusa è quella di aver iscritto tutti gli affiliati all'associazione venatoria), parla al Giornale di Vicenza di “subdolo tentativo di invalidare il congresso (che lo vede candidato a leader provinciale, ndr) perché l'esito ormai appare scontato”, e rispondendo alle dichiarazioni dell'ex ministro Giancarlo Galan - il quale ha accusato per primo l'On. Berlato delle iscrizioni fasulle e a quanti lo accusano- dice: "c'è chi vuole il potere e ha paura di perderlo. Per questo usa tutti i mezzi per tentare di fermare la votazione che comunque si farà, eleggendo democraticamente il rappresentante". La questione comunque è ancora tutta da verificare. "Sarà la commissione interna che presiede i congressi - sottolinea Berlato - a verificare i requisiti dei votanti e il regolare svolgimento. Da parte mia posso affermare che non necessariamente l'esposto scaturisce da un fatto reale".