La proroga concessa ai cacciatori sardi solo per le specie cesena, tordo bottaccio e tordo sassello fino al 19 gennaio 2012 non solo non ha soddisfatto le richieste dei tanti cacciatori che hanno manifestato contro le modifiche imposte al calendario venatorio, ma anche delle associazioni ambientaliste, ovviamente per ragioni opposte.
Giudicando inopportune le 3 giornate di caccia concesse (12,15, e 19 gennaio 2012), Lac, Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico hanno inoltrato un ricorso alla Commissione Europea per verificare il rispetto delle direttive comunitarie in materia di tutela della fauna selvatica del nuovo decreto e una segnalazione alla procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari oltre che alla procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna per gli eventuali estremi penali ed erariali.
Sulla vicenda è intervenuta anche Federcaccia Sardegna, la quale conferma di aver a suo tempo richiesto ed ottenuto, con le altre Associazioni Venatorie presenti in Comitato Regionale Faunistico, la riconvocazione del Comitato stesso, per ottenere la proroga della caccia a beccaccia, beccaccino, cesena e tordo; richiesta che poi, nella riunione del 4 gennaio, è stata precisata in beccaccia al 19 gennaio e tordo al 30 gennaio, secondo un documento a firma del Dr. Michele Sorrenti dell'Ufficio migratoria della Federcaccia e già membro di un Comitato Scientifico Regionale allora appunto indicato dall'Assessorato Ambiente.
"Tra l'altro - spiega la nota Fidc - in occasione dell'emanazione del primo Calendario Venatorio era emerso che ci sarebbero potuto essere modifiche nel periodo di caccia al tordo, con riferimento alla Conferenza Stato Regioni, se la Sardegna fosse stata l'unica Regione a prevedere la caccia al tordo fino al 30 gennaio. Così non è stato, giacché 5 Regioni italiane consentono la caccia al tordo sino alla fine di gennaio e questo, al di là dei pareri scientifici diversi, è il dato che noi - spiega Federcaccia - abbiamo sottolineato nella nostra richiesta. Da notare infine che, come è emerso nella riunione di cui sopra, nella decisione del Consiglio di Stato e nel documento Ispra allegato, alcun riferimento viene fatto a tempi o specie nel dichiarare la sospensiva del calendario venatorio. Per quanto riguarda la manifestazione dei cacciatori la Federcaccia precisa che "avendo già ottenuto assieme alle altre associazioni presenti in Comitato la riconvocazione del Comitato stesso, non poteva partecipare ufficialmente, ma comunque era presente con propri dirigenti e soci ai quali era stata data notizia della manifestazione attraverso il proprio sito".