Riceviamo e pubblichiamo:
Prendiamo atto con rammarico, dell’uscita unilaterale di Caccia Ambiente dalle trattative volte a creare l’unita’ tra i Movimenti che si riconoscono nella ruralità, Caccia ed Ambiente nonché ai valori e tradizioni ad esse collegate. C.R.C.A. rimane dell’opinione che divisi non si faccia molta strada e che nessuno sia perfetto ma perfettibile.
Il percorso da fare è sicuramente quello del dialogo aperto e franco per verificare se vi siano i presupposti senza veti incrociati e con pari dignità tra le varie componenti legate alla civiltà rurale, di cui la caccia è parte integrante.
C.R.C.A. continuerà nella sua azione operando con la volontà tesa ad aggregare e non a dividere, aprendo tavoli con gli agricoltori e le loro associazioni, senza preclusioni di sorta. Il fine è uno solo, quello di tutelare la passione venatoria e la dignità di chi la pratica in tutte le sue forme.
Non si dimentichi che all’interno di C.R.C.A. vi sono esponenti che nel 2007 hanno creato e costituito CACCIA AMBIENTE, presentandolo ad EXA a Brescia. Vi sono quindi, molte affinità e punti in comune tra le due realtà.
Per queste ragioni C.R.C.A. continuerà ad invitare i vertici di Caccia Ambiente a tutte le riunioni che riguarderanno l’unione dei Movimenti che è, l’unico strumento per far valere il nostro sacrosanto diritto ad essere considerati e rispettati da tutti.
Ufficio Stampa C.R.C.A.