Riceviamo e pubblichiamo:
Dal 16 Gennaio prossimo, in Sicilia, un grande movimento di lavoratori darà vita a quella che viene definita la “rivoluzione dei siciliani”. In un isola martoriata dalla disoccupazione e dalla mal politica, la pazienza dei siciliani è arrivata al limite.
Un governo regionale inconcludente e uno nazionale più preoccupato delle sorti delle banche che di quelle dei cittadini stanno distruggendo la dignità di tanti lavoratori. L’agricoltura siciliana è stata messa in ginocchio, gli artigiani e i commercianti non riescono più a tirare avanti con le loro attività e si rischia la perdita di tanti altri posti di lavoro.
Bisogna pertanto risvegliare l’opinione pubblica e stimolarla a reagire ad una crisi che non è un evento naturale improvviso e quasi dovuto ma una conseguenza della corruzione di chi ci ha amministrato fino ad oggi.
Caccia Ambiente sarà vicina a chi protesterà contribuendo con tutti i mezzi possibili. Coinvolgeremo tutti i nostri iscritti ma, per rispetto verso chi ha voluto una manifestazione apolitica, non scenderemo in piazza con i nostri simboli ma con le nostra dignità di cacciatori che lavorano e che vogliono tutelare il lavoro di tante aziende che rischiano il collasso.
Rifocilleremo i manifestanti, ove possibile, con bevande e cibo e contribuiremo ad aumentare le fila della protesta che si prospetta ad oltranza e fino a giorno 20 Gennaio.
Chiediamo tutti assieme oggi che le cose cambino ma non attraverso le solite promesse o leggine da raggiro, chiediamo invece che chi governa oggi in Sicilia vada a casa subito e senza troppe cortesie.
Antonino Urpi
Caccia Ambiente
Deleg. Sicilia