Colture a perdere per favorire le specie stanziali e costruire al contempo una nuova coscienza venatoria. Questo l'intento del progetto avviato ad Ozieri dal Gruppo amanti della nobile stanziale (Gans), presentato in questi giorni insieme al comune e alla Provincia di Sassari. Si tratta di un piano triennale per la semina ad orzo, grano e avena di piccoli appezzamenti di terreno distribuiti su tutto il territorio in cui è presenta la selvaggina nobile in aree concesse a titolo gratuito. Ad occuparsene saranno volontari, così da ridurre al minimo le spese da sostenere.
“Una scommessa – commenta Michele Sanna del Gans – per investire energie e risorse nel tentativo di migliorare gli habitat naturali della cosiddetta selvaggina nobile stanziale, come la lepre sarda o la pernice, all’interno di territori liberi alla pratica venatoria e non in aree riservate come accade di solito”.
“Le popolazioni di lepri e pernici sono arrivate ai minimi storici – conclude il responsabile del Gans – e si sente dire che le specie selvatiche attraversano periodi difficili dovuti all’aumento dei nemici naturali e alla continua trasformazione del territorio da parte dell’uomo; tanto che persino tra le “doppiette” c’è chi sostiene che sia il caso di sospenderne la caccia per qualche anno. Noi, invece - aggiungono - sosteniamo che sia il momento di vivere questo sport con uno spirito diverso e che il cacciatore non debba essere solo un predatore ma un soggetto che ha il dovere di adoperarsi per difendere e conservare questa antica e tradizionale passione".