La correlazione tra arte e caccia diventa chiarissima quando abbiamo l'opportunità di ammirare la maestria pittorica di artisti come Marino Moro, capaci di trasformare in immagine le emozioni che solo la caccia sa dare.
Moro di caccia e di arte ha sempre vissuto ed è proprio l'arte venatoria che
per prima e irrimediabilmente ha influenzato e indirizzato la sua passione artistica. Nato da una famiglia di cacciatori da diverse generazioni, sin da piccolo ha frequentato il mondo della caccia, seguendo spesso il padre e il nonno nelle loro battute.
Dal padre, guardiacaccia, ha in particolare appreso gli insegnamenti basilari di questa nobile disciplina oltre che della vita. Con la prima licenza a 16 anni ha cominciato ad andare a caccia sui laghetti artificiali, dove è nata e si è radicata la sua passione per le anatre. Osservando la laguna, affascinato dalla sua bellezza “ho sentito dentro di me il bisogno di riportarle sulla tella”. Marino Moro è autodidatta e tuttora dipinge nel tempo libero prediligendo “le scene che rimangono impresse nella mia mente”.