“Fin da bambino ero affascinato dalla palla di argilla che girava sul tornio, tra le mani abili prendeva una forma, quando un vaso, quando un piatto, quando una ciotola. Lo stupore continuava con il fuoco che donava al manufatto una resistenza tale da poter essere maneggiato senza timore di romperlo. Così i colori, che prima del secondo fuoco avevano tonalità smorte e improbabili, dopo i quasi mille gradi e 24 ore trascorse nel forno mostravano la brillantezza e il cromatismo reale, definitivo.
Allo stesso modo, subivo il fascino di mio padre cacciatore e dei suoi cani. Lo guardavo con occhi stupiti quando puliva i fucili, facevo di tutto per poterlo aiutare quando ricaricava le cartucce, mi prendevo cura dei cani, ma soprattutto l’aspettavo ansioso e curioso quando rientrava dalla caccia.
E’ così che insieme alla passione per l’arte della ceramica è cresciuta in me quella per la caccia. C’è molta affinità tra le due attività, entrambe richiedono pazienza, applicazione, mano ferma ma soprattutto tanta passione, senza la quale ogni azione tesa al raggiungimento del risultato sarebbe vana. La fatica e il sacrificio sono ripagati dalla sorpresa. Sorpresa e soddisfazione che provo quando si apre la porta del forno e prendo in mano l’oggetto ancora bollente o quando il mio cane mi consegna in mano il selvatico mentre ride con gli occhi e con la coda”.
Gianni Marcucci nasce nel 1969, vive e lavora a Deruta cittadina Umbra di antica tradizione ceramica. Formatosi artisticamente presso la famiglia che da tre generazioni produce manufatti in maiolica artistica, consegue il diploma di Maestro d’Arte e la Maturità d’Arte Applicata presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica di Deruta, diplomandosi successivamente nel Corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Pittore e Cacciatore, pratica solo ed esclusivamente la caccia con i cani da ferma, Bracchi Italiani, con i quali da più di 15 anni divide gioie e dolori, ma soprattutto emozioni.