E' possibile affermare che mai potremmo dare una risposta esatta senza peccare di presunzione, arrogandosi il diritto di stabilire come dev0'essere, in assoluto, un segugio. Quello che possiamo fare è semplicemente discuterne, nel...
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Ci si interroga spesso su quale sia la dote maggiormente apprezzabile in un segugio impiegato su lepre o su cinghiale. Al di là dell'ovvia constatazione che tale domanda avrà mille risposte a seconda della personale sensibilità di ciascuno, credo che... Leggi »
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Mi chiedono spesso quando sia nata questa passione per il segugio. Io rispondo che con quella malattia ci sono nata. Perché sono convinta che quando qualche attitudine si manifesta, è perché in nuce già si trovava nelle nostre potenzialità. E' come osservare un segugio da lepre: quando a 5 mesi lo vediamo muovere i primi... Leggi »
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La voce è fondamentale nel segugio. Leggendo alcuni scritti di Don Nando Armani, si legge che un tempo spesso accadeva di impiegare segugi che non davano voce né in pastura né in accostamento, muti, cioè, sino allo scovo, quando cominciava la seguita vocalizzata....
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E' in parte un falso mito il detto secondo il quale il cane bravo lascia a desiderare sotto l'aspetto morfologico. E' infatti assolutamente possibile, e molte linee di sangue valide nel lavoro ed altrettanto tipiche nella conformazione lo dimostrano quotidianamente. Certamente la ricerca della perfezione morfologica spesso mal si concilia con l'aspirazione al massimo della funzionalità...
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Il segugio italiano è connotato generalmente da una spiccata indipendenza; vocato per sua stessa natura alla caccia a singolo, originariamente veniva impiegato nella caccia alla lepre quasi esclusivamente da solo o al massimo in coppia. Le mutate esigenze dettate dai territori, l'apertura culturale con i Paesi limitrofi, prima fra tutte le Francia, maestra nella caccia con l'impiego di mute molto numerose ed altrettanto spettacolari... Leggi »
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