Caro Raffaello,
non dar retta alla tu' moglie. Son tutte cose che lei dice e ingrandisce. Nessuno t'ha mai preso in giro. Son discorsi che si fanno magari su tutti i cacciatori. O io al dottore non dico sempre “spadellatore”? Sei pur bischero a prender sul serio le burlette che ti dice Ramelde! Vieni o Guglielmo Tell, o Der Freischutz, o David della fionda, o Buffalo Bill, o Tartain della Valdinievole, vieni al lago che è tuo. Ma ora c'è poco. Qualcosa però si rimedia; vieni, mi fai un piacerone. Fa bene a me e a te. Ti aspetto, dunque. Saluti a tutti e buona fine.
Tuo Giacomo
Torre del Lago, 28 dicembre 1908
Puccini al cognato Raffaello – Pescia
Testi tratti da:
Puccini com'era
A cura di Arnaldo Marchetti
Milano, Curci, 1973