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Le fallacie della conservazione compassionevole


giovedì 11 maggio 2023
    


Il concetto di gestione della fauna selvatica è quanto di più avulso per l’opinione pubblica. Basta fare un po’ di zapping in tv per capirlo. Che si parli di cinghiali, di lupi o di orsi, il dibattito è sempre fermo lì. Sull’importanza della vita, qualsiasi forma abbia. Anche se di vite nel piatto ce ne mangiamo a iosa senza batter ciglio. Risultato di anni e anni di mancata divulgazione di principi tecnico scientifici e biologici, risultato di anni di animalismo sdoganato, che ha finito per introdurre una nuova forma di oscurantismo e nuovi tabù. 

Riguardo alla detenzione dell’orsa che ha ucciso, il dibattito pubblico ha preso una piega non scontata. Assodata l’impossibilità di un ritorno alla vita selvatica, pochissimi ritengono che la cosa migliore per l’animale stesso sia l’ipotesi dell’abbattimento. Riportando la questione su parametri umani (si parla a sproposito di pena di morte, vendetta, ecc.) si perde di vista ogni considerazione etologica e gestionale che guardi un po’ più in là del singolo caso. Che senso ha “salvare” (se così si possa definire la vita in cattività di un grande carnivoro selvatico) un orso, con grande sperpero di denaro pubblico, quando è palese che ciò non sia sostenibile né utile rispetto ad un protocollo che ha l'obiettivo di preservare un’intera popolazione? Il vero fine della gestione umana di specie selvatiche non è forse rendere la loro presenza sostenibile e duratura nel tempo? Conservando in vita tutti gli animali problematici (pensate se lo stesso metro fosse applicato a cinghiali o nutrie!) si finirebbe col rendere impossibile la “rimozione” degli individui aggressivi o di quelli che sono in esubero su un dato territorio. Se non altro per motivi pratici e logistici. Banalmente dove metterli e come mantenerli. Per non considerare che di fronte all’impossibilità di agire, il problema aumenta e con esso tutti i conflitti fino alle estreme conseguenze che purtroppo abbiamo già visto palesarsi nel più atroce dei modi.     

Questo argomento è da anni dibattuto all’interno del mondo scientifico. Uno studio di una manciata di anni fa, condotto da un pool di biologi, tra cui gli italiani Piero Genovesi e Luigi Boitani, aveva osservato come con l’approccio compassionevole su singoli individui si perda di vista l’etica di gestione, ovvero il dovere dell’uomo di oggi di preservare la biodiversità nel tempo. Cosa per altro sancita da  numerosi accordi di conservazione nazionali e internazionali, non ultimi gli impegni inseriti nelle Direttive Ue e nei piani vincolanti per ogni nazione aderente. 

Prendiamo ad esempio il problema delle specie invasive, tra cui si annovera anche il cinghiale in alcune aree, nutrie, scoiattoli grigi ecc. E’ palese che non sia sostenibile salvare ogni singola vita e che la tutela ambientale quando ci sono questi squilibri deve necessariamente passare per l’abbattimento di individui sani, di piccoli e addirittura di femmine gravide. Se sui trattati e nei Piani amministrativi questo è qualcosa di assodato, non lo è affatto nella percezione comune, per cui l’uccisione è sempre sbagliata. Così nascono insensate oasi rifugio per cinghiali graziati dai piani di abbattimento, nutriti e coccolati da instancabili volontari, che allo scopo si fanno finanziare da donazioni e lasciti; vengono presentati piani di trasferimento di animali che coinvolgono organizzazioni estere e progetti di impraticabili sterilizzazioni di massa finanziati anche dallo Stato. Abbiamo visto purtroppo poco fa quali sono gli effetti di una mancata gestione, con gli argini ceduti in Emilia Romagna a causa (anche) dei cunicoli scavati dalle nutrie, specie invasiva che la Lav e altre organizzazioni continuano a difendere oltre ogni logica (addirittura scomodando Tribunali con processi penali per un singolo esemplare), ma anche tassi e istrici, queste specie protette ma gestibili, volendo, come tutte, in deroga, con i dovuti adempimenti di legge. Vedi ciò che giustamente si fa con lo storno, a protezione delle olive. 

La Conservazione compassionevole purtroppo non è solo un problema di ignoranza. Ci sono fior fior di biologi e faunisti, evidentemente ideologizzati, che praticano una sorta di obiezione di coscienza,  sacrificando le nozioni assimilate per empatizzare con gli animali. C’è un vero e proprio movimento che sostiene che non si possa trascurare il benessere degli animali coinvolti da piani di sfoltimento e che nessuna uccisione per conservazione può di per sé essere giustificata. Ed ecco dunque che una discreta branca di scienziati finisce per dedicarsi allo studio di soluzioni alternative, sterilizzazione farmacologica in primis.

Ma nel frattempo cosa si fa? Si temporeggia, si mandano in tv personaggi come Brambilla, Tozzi, Enrico Rizzi a fare ulteriore confusione, orientando un’opinione pubblica già in balia di un nulla cosmico. E poi il solito copione, sospensione da parte dei Tar, diffide, denunce, Piani pubblici che non vengono approvati.  Tutto viene costantemente rimandato a un poi che non arriva mai.  

Il danno derivante dall'inazione – si legge in un passaggio dello studio di cui sopra- potrebbe non essere limitato agli effetti sull'ambiente. Lo studioso Jordan Hampton, dell’Università di Melbourne, ha esplorato le implicazioni del prelievo su popolazioni sovrabbondanti di erbivori selvatici usando una metodologia esplicitamente consequenzialista. E' stato dimostrato un effetto positivo sul benessere dei singoli individui (ovviamente quelli non abbattuti) rispetto al non agire. Il mancato abbattimento di cavalli selvaggi in Australia, ad esempio, ha ridotto alla fame migliaia di singoli cavalli (oltre ad aver provocato danni ambientali). L'avvelenamento da parte del rospo della canna invasivo ( Rhinella marina ) porta alla morte di molti predatori in oltre 50 paesi in tutto il mondo, ma gli ambientalisti compassionevoli si oppongono all'uso di nuovi metodi per il loro controllo o eradicazione. Nei conflitti uomo-animale, la mancata eliminazione degli animali problematici può avere conseguenze letali sia per gli altri animali che per le persone. E purtroppo lo sappiamo bene. 
 

Cinzia Funcis

 

 

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60 commenti finora...

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

mEGLIO I PALLINI DAMME RETTA... CHE UNA AZZANNATA DI LUPO CINGHIALE ORSO.

da rOMOLO 14/05/2023 20.06

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Secondo me si confonde alle volte cacciatori che praticano una caccia legale e Cacciatori che Fanno danni tipo bracconieri and Company. Io pur non praticando la caccia ho avuto uno zio cacciatore, che purtroppo non c'è più, che mi ha insegnato un sacco di cose sui funghi e sul boscone sugli animali. Poi io non condividevo la sua scelta di cacciare però gli volevo un bene enorme. Lui stesso mi raccontava che c'erano molti tipi di cacciatori e mi raccontava di come diversi venivano allontanati o perdevano la licenza per porcherie. Io onestamente non riuscirei ad uccidere animali con un fucile ma capisco che è legale e quindi devo accettare. In tutta onestà devo dirti che vedere Cacciatori che sparano a 50 metri dal mio cortile ed essere svegliato dal rumore delle fucilate tutti i weekend d'autunno non è così bello. Alle volte non vado in passeggiata col cane per i campi per paura di prendermi dei pallini da Cacciatori che vanno a lepri o a fagiani, e credimi che non sto esagerando.

da Pietro 14/05/2023 20.00

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Pietro hai ragione infatti io non ho niente contro chi è animalista se lui rispetta me. Ognuno è libero di pensarla come vuole ,vegetariani,vengano vivono come meglio credono ...però purtroppo succede il contrario e cioè sono gli animalisti che vorrebbero imporre le loro scelte a tutti. Ricordo che la caccia è legalizzata dallo Stato cioè la pratichiamo perché è legale.

da IO 14/05/2023 19.22

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

A parte gli scherzi io penso che ognuno di noi abbia le sue ragioni. Sicuramente i modi fanno la differenza. Buona serata

da Pietro 14/05/2023 18.52

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Pace e bene o fratelli ,alla fine siamo un branco di persone sole questo e' poco ma sicuro.

da Dalla parte della carne degli animali 14/05/2023 18.27

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Pace e bene a tutti ,se ci uniamo tutti in preghiera saremo tutti piu' felici e come disse il Pacciani ,se ognun si onsiderasse su fratello ci sarebbe piu' bene e meno pene

da Dalla parte degli animali allo spiedo con lardo suino 14/05/2023 18.21

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

da oggi solo pace e amore. E come dice IO invito tutti ad appoggiare il fiasco!

da Pietro 14/05/2023 18.12

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Io inviterei tutti alla calma, cacciatori e non. Onestamente non è bello leggere certi commenti, si può discutere con educazione e rispetto anche se si hanno idee diverse

da Veritas 14/05/2023 17.32

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Poveri dementi anticaccia ai voglia a rosicare e questo ci sarebbe da farsi due risate, il problema e che poi questi beccamorti come chief pietro veneto sono quelli che fanno dispetti di ogni tipo , poi se li pizzico vicino la mia auto come successo piu' di una volta li denuncio.

da Dalla parte degli animali al forno con patate 14/05/2023 17.04

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Per libertà occidentale o chi per te Da come scrivi e dalle parole che usi tu sei l'estremista e quello che vaneggia. Mettiti tranquillo che del tuo pensiero non ne frega nulla a nessuno. fortuna che ti ritieni democratico e Libero oohh yessss

da Pietro 14/05/2023 16.36

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Egregi Chief e Leonardo, commentare con questa classe di cacciatori di questo blog è tempo perso. Basta pensare che si appropriano del nikname del vero Veneto e Montanaro per scrivere stronzate vere e proprie. Loro ce l'hanno su animalisti, ambientalisti, verdi, sinistra, gender, e tanto altro... Non serve fare i referendum, la caccia si ridurrà da sola ...

da Orso 14/05/2023 15.53

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Pietro o chi per te.... dubito che una persona intelligente abbia reale presa di coscienza del vaneggio antiamericano,antiUsa innato nell'ideologia nazista comunista di estrema destra e sinistra che hai dimostrato di avere nel cervello (?)Associare Tutto ciò in un risentimento di radici profonde vi relega inevitabilmente alla peggiore feccia della società moderna.

da libertà occidentale 14/05/2023 15.49

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Micaela rappresenta in buonsenso,onestà consapevolezza della situazione,complimenti Micaela le fa onore! Chief ancora una volta sposta l'argomento solo ed esclusivamente sulla salvaguardia Orso senza minimamente ricordare il povero Andrea ed affermare la realtà del problema. Ecco sono questi gli animalisti che fanno del.male anche a chi ha del buonsenso come Micaela.

da IO 14/05/2023 14.46

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Chief infatti non solo loro a dover essere uccisi ma gli irresponsabili a due gambe. Non parlo certo dei fruitori dei boschi ma di quelli da salotto fino a quelli che li hanno immessi in territori non idonei. Vanno rimandati da dove sono venuti altrimenti i morti si spostano in altre regioni italiane alcune delle quali non chiedono certo l'autorizzazione a ispra, compagni, politici e associazioni animalare.

da Ai voglia a contar carcasse 14/05/2023 9.26

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

tutto sbagliato gli orsi vanno eliminati e tutti. sono dannosi pericolosi e inutili , una coppia basta e recintata.

da sante 14/05/2023 9.20

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

E no. Il trentino è in Italia e quindi deve rispettare leggi e regolamenti nazionali. La democrazia funziona così. Per il resto c'è anche del buonsenso in questa lettera. Non si parla di ammazzare e sparare ma si cerca un confronto in primis con associazioni animaliste e ambientali. Sul trasferimento di parte degli orsi se ne può ragionare ma neanche uno deve essere ucciso.

da Chief 14/05/2023 8.23

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Cara Micaela , se tutti gli amanti degli animali ragionassero come Lei , quanti problemi in meno e quanto buonsenso in più. Come ho sempre sostenuto le decisioni per il Trentino , le DEVONO prendere i Trentini .

da La Qualunque 14/05/2023 7.02

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Chiederò pertanto al governo che attraverso il Premier Meloni è stato molto vicino alla famiglia e con lei il Presidente Mattarella, l’invio di un commissario nazionale che di concerto ovviamente con la Provincia, coi ministeri Ambiente, Difesa, Esteri, Protezione civile ma anche coi veterinari provinciali, associazioni animaliste, forestali , protezione civile ecc, provveda all’immediato trasferimento degli orsi dal Trentino in Paesi dalle sterminate e inabitate foreste. Lo dobbiamo ad Andrea, alla sua meravigliosa famiglia oggi anche un po’ mia e dei tanti che so condividermi, affinché il suo sacrificio non si ripeta, affinché il suo sangue non sia scusa per generare altro sangue, ma martirio ricordato come presidio di vita per tutti i trentini.  di Michaela Biancofiore

da Fine 14/05/2023 2.02

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Ho conosciuto e accarezzato Whisky il suo dolcissimo cagnolino che lo accompagnava ovunque e che quel giorno Andrea aveva lasciato a casa per preservarlo dagli acciacchi dell’anzianità. Un ingrato destino quello di Andrea, se ci fosse stato lui forse avrebbe avvertito la presenza dell’orsa, l’avrebbe sviata da Andrea o forse sarebbe stato peggio. Non lo sapremo mai, resta l’infinita tristezza non solo della famiglia ma anche quella che ho colto negli occhi del cagnolino. Andrea non era un runner e nemmeno un macellaio come sconsideratamente qualcuno ha detto. Era un ragazzo sano, puro, educato dalla famiglia a valori profondi come ancora capita nelle nostre valli, laureato in scienze motorie e dello sport. Un ragazzo sfortunato che si adattava ad ogni lavoro, anche umile, pur di guadagnare per realizzare il sogno di aprire una sua palestra. Un ragazzo che dovrebbe essere di esempio a tanti giovani italiani e a quegli sciocchi superficiali che rinnovando senza scrupolo il dolore dei genitori, non conoscendo nulla della nostra terra, dicono che se l’è andata a cercare. Dove sia finita l’umanità, mi chiedo. Spero e auspico che la giustizia faccia il suo corso e che la famiglia di Andrea vi trovi conforto, ma il loro auspicio è che la politica “qui ed ora” come si dice in psicologia, agisca subito per risolvere il problema dell’orso. Ne ho parlato anche con loro che non incolpano qualcuno in particolare, perché chi governa oggi tra Vaia e Covid non aveva messo comprensibilmente tra le priorità gli orsi, ma serve immediatamente chi si dedichi solo ed esclusivamente alla soluzione.

da segue 14/05/2023 1.59

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Preferendo scaricare la colpa di una situazione da tempo conosciuta e sottovalutata sugli orsi incolpevoli di essere stati innestati in un territorio densamente popolato, totalmente inadatto a quella convivenza, soprattutto senza avere l’esperienza per governarla. La famiglia di Andrea ha dato a tutti una lezione di civiltà, di rara intelligenza e di una sensibilità inusuale nel non affogare il proprio dolore nella vendetta contro l’orsa, ma pretende rispetto per Andrea sul quale sono state diffuse falsità e incongruenze, difesa dalle infami offese pervenute da quei social che dovrebbero censurare insulti al dolore, e - a nome di tutti i trentini, una soluzione immediata per gli orsi. Ho constatato personalmente come la gente della mia terra abbia paura in alcune valli di uscire di casa e si senta catapultata quotidianamente in un surreale Jurassic Park, ma il dramma di Andrea non è un film e non c’è stato il lieto fine nel quale l’umano sopravvive sempre. E ad oggi nulla di concreto è stato fatto, perdendosi tra carte bollate e battibecchi tra associazioni animaliste e provincia, col rischio che la tragedia possa ripetersi, il che fa fioccare anche le disdette turistiche per una comunicazione sbagliata che ha leso l’immagine della mia terra. Bene lo spray anti orso, ma nessun piano di trasferimento, nessun nuovo cartello di pericolo, nemmeno la chiusura delle strade forestali. Su una di queste, sulle quali usualmente camminiamo noi dei luoghi e i turisti, non tra gli arbusti dei boschi, correva Andrea come tanti altri nostri ragazzi, quando si è scontrato con l’animale.

da segue 14/05/2023 1.52

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Col cuore pesante mi sono recata ieri al cimitero di Caldes per deporre un fiore, in nome anche dell’Italia commossa che rappresento come parlamentare, sulla tomba di Andrea Papi. Da animalista convinta penso che le persone, il dolore inimmaginabile di una famiglia, di una madre alla quale hanno assurdamente dilaniato un figlio con modalità da preistoria, venga prima degli orsi. Sono pochi coloro che ad oggi si sono preoccupati di stare vicino alla famiglia, ho avuto quindi un lungo commuovente, straziante colloquio privato con i genitori, che rendo pubblico per loro volontà.     Vorrei che tutti quelli che da giorni parlano a sproposito e senza ritegno della dinamica della morte di Andrea, avessero potuto vedere nel forte abbraccio che ho dato spontaneamente ai genitori, come fosse la famiglia di tutti gli italiani ammutoliti dal loro dramma, gli occhi pieni di lacrime composte, di profonda rabbia ma allo stesso tempo di speranza di potersi aggrappare a qualcuno che non li lasci soli, che li consoli non a parole, che li aiuti a diffondere la verità dei fatti e ad ottenere giustizia per Andrea.     Non ho mai avuto ruoli amministrativi in regione e quindi non ero in condizione di agire, ma faccio politica in Trentino Alto Adige da 29 anni e mi sono sentita in dovere di fare quelle scuse alla mamma Franca, al papà Carlo e alla sorella Laura, che hanno richiesto alla politica che ha fallito senza se e senza ma e che incredibilmente non sono ancora arrivate da chi ha avuto la responsabilità del progetto “Life Ursus” e da chi ha ricoperto ed ha cariche pubbliche.

da segue 14/05/2023 1.48

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Perche' il cervello di voi animalisti a che livello ? Gente che pensa che qualsiasi animale debba proliferare all'infinito senza nessuna uccisione fuori controllo e' un cervello a che livello??

da Dalla parte degli animali allo spiedo 13/05/2023 21.50

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

commenti da terza elementare.

da Pietro 13/05/2023 20.50

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

La natura fara' il suo corso , non c'e' bisogno di andare a caccia , gli animali si estingueranno da soli.

da Montanaro 13/05/2023 18.42

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

@Male non fare e paura non avere augh, magari la testa non la pieghi ma, da come strilli, sembri proprio uno che si mette direttamente a 90 gradi!

da Flagg 13/05/2023 18.36

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

In Abruzzo strage di lupi e grifoni, pare con uso di veleni.

da Geremia 13/05/2023 18.12

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

E ancora urlerò No no no no Le ingiustizie vanno fermate! Mai piegare la testa !

da Male non fare e paura non avere augh 13/05/2023 15.07

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Avete tenuto l'italietta,etta e minuscolo di proposito,in ostaggio con i vostri no.. No strade,no infrastrutture,non quel povero animale ecc.. Avete rotto,è inutile che sfogliate la vostra dittatura su noi cacciatori perché siamo pochi e perché sfruttate il fatto che usiamo un fucile e i boccaloni cadono nella trappola del vostro definirci crudeli. La gente è stanca e lo sapete bene anche voi! Comunque per il momento vi dovete mangiare il fegato perché ora le cose stanno cambiando,fatevene una ragione..

da IO 13/05/2023 13.44

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Per ora si è alzata a M62. Gli altri a seguire.

da Geremia 13/05/2023 13.12

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

In realtà ci sono più di 100 orsi in Trentino e ci rimarranno a lungo. Spariranno prima i cacciatori che gli animali, state tranquilli. E comunque dai commenti rabbiosi chi si rode il fegato sono i patiti della doppietta. Maremma se siete nervosi, un po' di contegno signori che la pressione si alza.

da Chief the original 13/05/2023 12.48

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Cuccuruccu’ e l’orsetto non c’è più!! Caccia o no, in Trentino entro qualche mese il problema orsi sarà risolto!

da Geremia 13/05/2023 12.44

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Rodetevi il fegato a caccia ci si andra' sempre anche quando voi animalati di cervello sarete cibo per vermi.

da Veneto 13/05/2023 12.29

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Tu non sei il vero chief, sei solo un suo fan, scrivi roba da bambino. Ti vergogni della tua vera identità. Cresci un po' bello di mamma

da Einstein 13/05/2023 12.01

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Solo commenti intelligenti altrimenti leggetevi un libro che vi fa bene alle meningi e all'italiano.

da Einstein 13/05/2023 11.06

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Bravi non commentare alle volte è segno di intelligenza. Dovete ascoltate e riflettere. Per rispondere bisogna avere argomenti validi. Comunque Flagg i tuoi argomenti sono veramente interessanti e intelligenti, conclusioni degne di uno scienziato. Grazie a Dio i cacciatori sono in forte calo e in 10/15 anni sarete un pugno di mosche, sempre che un referendum non vi blocchi prima.tic tac tic tac la campana suona per voi sto giro. Buon divertimento scoppiettanti amici della natura

da Einstein 13/05/2023 9.20

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Stavolta vinceremo il referendum così la smettete di amazzare

da Einstein 13/05/2023 9.18

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Colleghi cacciatori, forse sarebbe meglio non commentare quei personaggi provocatori che si autonominano ambientalisti, e non lo sono se non nella loro ristretta immaginazione , o sono vegani e vorrebbero imporre a tutti il loro triste modo di alimentarsi. Ignoriamoli del tutto e non rispondiamo alle loro tristi e patetiche comunicazioni, tanto anche questi , come le mode passano e la caccia rimarrà, diversamente amministrata, ma rimarrà in eterno !

da bretone 13/05/2023 8.10

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

@Einstein, piu' che altro il destino del pianeta e' segnato. La categoria degli idioti,di cui tu fai parte, e' in aumento dagli anni 80, come pure l' inquinamento e la temperatura media. La globalizzazione e' finita, gli Stati Uniti hanno deciso che non gliene importa piu' nulla essere il caporale della globalizzazione e percio' il futuro sara' sempre piu' scuro, con piu' guerre all' orizzonte e meno bambagia per tutti. Vedremo chi sopravvive piu' a lungo....

da Flagg 13/05/2023 7.05

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

@Einstein, piu' che altro il destino del pianeta e' segnato. La categoria degli idioti,di cui tu fai parte, e' in aumento dagli anni 80, come pure l' inquinamento e la temperatura media. La globalizzazione e' finita, gli Stati Uniti hanno deciso che non gliene importa piu' nulla essere il caporale della globalizzazione e percio' il futuro sara' sempre piu' scuro, con piu' guerre all' orizzonte e meno bambagia per tutti. Vedremo chi sopravvive piu' a lungo....

da Flagg 13/05/2023 7.05

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Intanto sul blog di Iris Devigili Cattoni campeggia questo scritto: Faccio inoltre presente un dato che riporto dal sito web del Parco Nazionale d’Abruzzo, ossia che tra il 2000 e il 2014 (i dati sul sito sono aggiornati al 2015) il 72,4% di mortalità dell’orso è dovuto a casi di bracconaggio o a cause accidentali collegate all’uomo di cui, nel 44,8% dei casi si tratta di avvelenamento o uccisione con arma da fuoco. Questi dati direi che non necessitano di ulteriori commenti o spiegazioni. Sarà vero o falso????? Se falso per indottrinare il popolo dove sta la magistratura per mettere le cose a posto?

da Paolo 13/05/2023 7.05

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Il destino di tutti è segnato dal momento che la vita termina sempre con la morte. Tic tac tic tac…

da Karamojo Bell 13/05/2023 6.14

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Vediamo come andrà la prossima. Siete sempre meno e sempre più vecchi, voi cacciatori. State sparendo grazie anche ad una nuova coscienza ambientalista. Negli anni 80 eravate quasi 2 milioni oggi siete meno di 500.000. il destino è segnato! Tic tac tic tac

da Einstein 13/05/2023 0.05

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Referendum............. ah ah ah ah ah ah , come l’ultIma volta???????

da Filippo PC 12/05/2023 22.48

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Nessuno vi impedisce di andare a caccia, a meno che non si arrivi al referendum, ma almeno si può parlare? O vi brucia?

da Game under 12/05/2023 21.55

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Caccia alla facciazza degli anticaccia,giu' di piombo e piu' di spiedo w la carne alla brace,godetevi il fegato animalisti popo'

da Amico degli animali grigliati 12/05/2023 21.32

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Discussione inutile dal momento che nessuno mi convincerà a smettere di andare a caccia in Italia e all’estero e io non convincerò mai i due animalari qua sotto che la caccia è attività lecita e legale in tutto il mondo e loro sbagliano. Quindi inutile perdere tempo.

da GAME OVER 12/05/2023 21.21

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Leonardo discorso ineccepibile, ti darei un bacio. La caccia non può essere etica se non per quelle tribù che vivono in Amazzonia o in certe zone dell'Africa che senza caccia sarebbero spacciate. Nel mondo occidentale la caccia non ha nulla a che fare con l'etica.

da Einstein 12/05/2023 20.31

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

"Anche se di vite nel piatto ce ne mangiamo a iosa senza batter ciglio" questo lo farà lei cara Funcis, ma per fortuna c'è sempre più gente che invece il ciglio lo batte eccome. "l’etica di gestione" .... ma andate a zappare, voi e la vostra etica di gestione. Non c'è niente di etico nelle fucilate e ci mancherebbe altro. L'etica e il corso della natura vi piace invocarli solo quando vi fa comodo: quel che ha fatto l'orsa è stato proprio seguire il corso della natura e se vi fosse davvero rispetto per la natura da parte vostra sareste i primi a chiedere che non sia abbattuta nè rinchiusa. D'altro canto le vostre fucilate sono l'esatto contrario della natura, esempio lampante di azioni deplorevoli perpetrate da chi senza quegli strumenti artificiali non avrebbe alcuna possibilità di vittoria in un confronto naturale con qualsivoglia animale selvatico.

da Leonardo 12/05/2023 19.40

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Caro bretone, io ho 40 anni, vivo in montagna, ho animali e conosco il bosco e il Mondo agricolo meglio di te. Quindi al limite sei tu che sei superficiale e vuoi imporre il tuo pensiero agli altri. Ora puoi tornare nel tuo mondo inesistente. Buona giornata detentore della verità assoluta

da Einstein 12/05/2023 19.22

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Einstein sei pietoso e puoi essere scusato solo perche sembra tu sia giovane, forse troppo giovane per entrare in una tematica che non conosci in quanto probabilmente vivi in città non ai nessuna conoscenza del mondo agricolo e produttivo e ti trastulli con le tue idee che condividi con gente come te e non ti sforzi di comprendere che al mondo esistono tante idee e tanti modi di vita e che tu non puoi imporre il tuo stile di vita e di pensiero a nessuno.

da bretone 12/05/2023 18.00

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Interessante, mi dici come si chiamava sto programma che me lo vado a cercare. Io non ero nemmeno nato a quei tempi. Pino Caruso allora mi piace se facciamo le stesse battute. Forse era lui che era avanti ! Comunque caricate le doppiette e andate a spargere amore sugli animali e nell'ambiente, w l'amore! Ammoreeee

da Einstein 12/05/2023 13.49

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Codesta battuta la faceva 50 anni fa nel varietà del sabato sera su Raiuno PINO CARUSO!!! Aggiornati che sei rimasto indietro!!

da X questo qua sotto 12/05/2023 13.12

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Infatti voi cacciatori vi state facendo un sacco di nemici con le vostre posizioni rigide e poco realistiche. Quindi secondo voi chi vuole bene all'ambiente e agli animali sono quelli che sparano con le doppiette? Molto logico! Voglio così bene al cinghiale che lo impallino. Ma per il suo bene!

da Einstein 12/05/2023 12.58

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

No Einstan fasullo, non per colpa degli ambientalisti VERI, caso mai per colpa degli animalisti, che sono ben altra cosa, e nelle cui schiere sono confluite tutte o quasi le associazioni che vengono comunemente definite ambientaliste, e le ragioni sono semplici da capire, ad essere ambientalisti ci si scontra inevitabilmente con grandi multinazionali e non ci si guadagna niente, ad essere animalisti invece si fa leva sulla compassione della massa ignorante, cresciuta a Walt Disney e documentari farlocchi, si guadagnano così facili consensi e 5 per mille. E poi chissenefrega dell'ambiente e della tanto sbandierata biodiversità.

da MarioP 12/05/2023 12.15

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Errore Mr Eistein, ambientalista (serio) NON e' sinonimo di animalista. Sono due cose MOLTO diversi. Qualcuno direbbe addirittura agli antipodi!

da X questo scienziato qui sotto 12/05/2023 11.33

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

ah pensavo che ci saremmo estinti per la guerra nucleare o epidemie o inquinamento o un meteorite. invece sarà colpa degli ambientalisti, dannazioneeee

da Einstein 11/05/2023 21.03

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

E' da tempo che sostengo e sono sempre più consapevole che il vero cancro che ci porterà all'estinzione è costituito dall'ignoranza, dal pietismo inutile di animalisti ed ambientalisti che ergendosi ad honorem (non per conoscenza e competenza) a protettori dell'ambiente e degli animali, distruggeranno gli uni e gli altri.

da Hunter74 11/05/2023 17.31

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Se sperate che il politico voglia risolvere il problema fare un grosso errore! Il politico cerca il consenso e non la soluzione! E su questa storia ci si fanno decine di campagne elettorali! Poca spesa, tanta resa! E allora? FAI DA TE COME IN ABRUZZO: 50 orsi c’erano e 50 c’è ne sono. Lupi? Idem!! È o non è l’arte di Sto arrangiarsi tipica del nostro Paese? E allora meglio accendere una candela che maledire l’oscurità!!

da FAI DA TE!!! GO GO GO!! 11/05/2023 13.56

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Esatto, la conservazione compassionevole non e' solo una questione di ignoranza. E' una vera e propria malattia mentale di gente che vive fuori dal mondo. Purtroppo l' estremismo ideologico e becero dilaga in tutti i campi. Certa gente e' abituta troppo bene a vivere nella bambagia. Questo e' il problema alla radice: una degenerazione dell' essere umano (non tutti per fortuna!) rispetto al corso della Natura.

da Flagg 11/05/2023 12.24

Re:Le fallacie della conservazione compassionevole

Brava Cinzia,concordo con te al 100%

da Fucino Cane 11/05/2023 10.04