
Nelle campagne della provincia di Varese un capriolo maschio ha attaccato due donne in due episodi distinti, provocando profonde ferite e fratture agli arti. Le malcapitate, entrambe caricate durante escursioni nella natura, sono finite in ospedale con prognosi abbastanza serie, a riprova della decisione degli attacchi, che in periodi riproduttivi, sono sì eventi piuttosto rari, ma non certo così imprevedibili.
Nonostante la stazza ridotta (un maschio adulto si aggira sui 35 kg) nel periodo degli amori i maschi possono perdere tutta la loro proverbiale mansuetudine ed essere dominati dal puro istinto: attaccare qualsiasi possibile contendente per assicurarsi le femmine del territorio può diventare il loro unico obiettivo. Alcuni esemplari dunque possono costituire un pericolo per qualsiasi altro animale che arriva più o meno alla loro stazza, umani compresi.
Che i caprioli veri non assomiglino affatto a bambi, non saltellino per il bosco insieme a coniglietti e scoiattoli annusando fiorellini, sembra essere una vera sorpresa per i più, tanto da dover spiegare (diversi articoli sui quotidiani ne parlano in questi giorni), che potenzialmente anche un capriolo può uccidere, così come tantissimi altri animali. La forza muscolare di un selvatico come il capriolo, aggiunta a corna robuste e appuntite come pugnali, può portare ad un veloce dissanguamento di qualsiasi essere umano, caduto a terra e caricato a testa bassa da esso.
In generale gli animali selvatici possono essere pericolosi per svariati motivi e in ogni caso percepirli e trattarli alla stregua di cagnolini e teneri micetti di casa, è sempre una pessima idea. Sul web si possono vedere molti esempi di questi comportamenti scriteriati, con cinghiali (non certo meno pericolosi di un capriolo in calore), cervi e altri grossi ungulati, nutriti da turisti e curiosi per qualche foto ricordo, noncuranti del pericolo concreto per sé stessi e quello altrettanto reale di creare un danno alla natura, per altro sanzionabile da regolamenti e leggi in vigore.
Dall’est Europa, dove gli incontri con gli orsi sono molto frequenti, arrivano addirittura filmati di automobilisti che scendono dalle auto cercando di avvicinarsi a grossi esemplari con qualcosa da mangiare in mano, per poi subire attacchi fulminei (o finti attacchi) veramente spaventosi. Purtroppo un segnale della totale mancanza di cultura ambientale che domina i nostri tempi.
C. F.