Antichi primi freddi portavate
l’odore fresco dell’ulivo,
dell’aspro secco mandorlo e più,della speranza.
La greggia d’Abruzzo per nuove spiagge
scendeva a valle e belava
fra scoglio e sabbia l’agnello montano
che di brezza alba schiuma sfiorava a paura.
L’oche di passo salutava il pastore.
Ora è malato il mare
e per deserta rena solo odi umano
dopo il grido del bagnante estivo,
il triste lamento del silenzio e del nulla
e risacca piange l’animale amico perduto;
né più foglie leva scirocco
ma carta plastica sporca a petrolio
va per marine acque travolta
dalla rabbia del gorgo.
Domenico Gadaleta