Peregrinando intrighi la mia vita
dischiudi quando vuoi
spavalda e impetuosa tu: Regina.
Ed io nembrotto
tra il verde e il blu del bosco giocavo con l’amore.
Nella passione amara
un giovincello ignaro sedotto da un’amante mi sentivo.
Fiatoni, inseguimenti
esplorazioni attonite risolte spesso nel nulla
sensi di colpa e sentimenti che sfioravano la tresca.
Stanchezza
compagna della sera e consorte della notte.
‘E quando l’alba ti richiama al forte
sai che i suoi colori sono incerti
ricchi d’ombre e sfumature
nebbie fitte e cieli scuri
acqua, vento e freddo che ti accalorano
soltanto a sera tardi
nel rosso nel bicchiere
che arde più del caminetto.
‘E se hai appreso l’ultima lezione
la cautela, la perseveranza e la passione
un giorno tra i monti e nei pantani
con una felce d’oro sarai incoronato
cacciatore di Regine.
U. Clausi