Ti offriamo, o inverno,
calde estati della mente
gemme rosee della primavera
sognanti colori dell’autunno.
Ci affatica un giorno di luce
tra violenze celesti.
Spargi freddezze morte,
odori spegni,desideri.
trascini nella voragine
l’eterno vitale in natura.
Passeggero soffierai sulla pelle,
si chiuderanno gli occhi
tra gli arruffati capelli:
piangeranno lacrime di tedio.
E’ nel tuo tempo la materia che passa.
Domenico Gadaleta