Questo silenzio di campi
scalfiti dal soffio del vento
trascina dal presente
al passato futuro,
fuori dalla durata vitale.
Così
farsi penetrare
dal mutamento del giorno,
non appena canta il gallo
e sinistra grida la civetta.
Vagare dai lividi cieli
alla percezione prossima
della primavera.
Domenico Gadaleta