Eccoci, la stagione venatoria si è conclusa, sognando già il prossimo settembre non possono non tornare in mente gli episodi di quella appena passata. Tornano in mente ricordi di quelle mattine, dove la sveglia suonando annunciava una nuova giornata tra alberi, rovi e qualche spina. Dato il buongiorno alla mia ragazza, che puntualmente si sveglia, chiamo l'amico di caccia più dormiglione Mattia sempre pronto a spostare avanti le lancette della sveglia.
Ora pronti ad uscire aspettiamo altri amici, Gianni, Matteo, Francesco, che purtroppo quest'anno causa restrizioni covid, hanno dovuto desistere nel raggiungerci molte volte. Poi via a caccia, la parte più bella lo spollo, dove la mente del cacciatore sta nel pensiero più frequente "la cartuccia andrà???", ma ecco che Mattia mi interrompe leggendomi nel pensiero e mi porge la creazione della sera precedente, cartucce caricate per essere provate, perché come dice Mattia 'dobbiamo raggiungere la perfezione caro Vittorio', a quel punto sorridendo inserisco le cartucce. Dopo lo spollo via a cercare i tordi in pastura, piccolo dibattito sui posti dove andare e poi via, pieni di speranze. Arrivati scendiamo e puntualme Mattia: non facciamo il giro così, facciamolo dall'altra parte, credendo di dover camminare meno, ma alla fine non è così, cominciano a traccheggiare i tordi e cominciamo a tentare di far carniere, chiamando ogni volta i i cani, Ringo e Igor.
Senza neanche accorgercene arriva l'ora del rientro, lì si fa il riassunto della giornata a volte enfatizzando tiri o altro e ci si da appuntamento all'indomani. Qualcosa il 31 è cambiato però, dopo una giornata come quella appena descritta, ci siamo dati appuntamento a settembre prossimo, ma anche prima, per verificare i nuovi caricamenti dell'amico Mattia.
Vittorio Venditti