Non m’appagano più
i racconti moderni,
i ricordi insapori,
guarniti da veri rancori.
Gli episodi che restano soli
senza un prosieguo,
d’ una caccia che sempre più
tende a scemare.
Un’arte che s’apre gioconda e,
nel corso del tempo più bello,
si chiude per volere dell’uomo.
Una natura indisposta pregna
di doglie che rimette le frane.
Accanto alla cornice del nonno
alzo il fucile e dipingo
con le lacrime agli occhi
i ricordi più vivi
che diventano morti,
quando li vedo,
appiccati e pendenti ad un chiodo.
Umberto Clausi